W le primarie, o no? Forse…
Dopo il risultato della Madonnina, lo scorso novembre, le primarie, tanto amate dall’Africano Mancato, erano state messe in discussione dal Leader Maximo, salvo riesumarle dopo i responsi delle Due Torri e del Vesuvio.
Ma Napoli è Napoli ed ecco che dopo qualche ora emerge che tra i 44mila votanti alle primarie partenopee sono registrati galoppini del centrodestra, evidentemente all’oscuro che trattavasi di elezioni del centrosinistra, masse di cinesi democratici, folle di centristi folgorati e soprattutto stuoli di capifamiglia, che, in perfetto latino, trattandosi di primarie, spiegavano: “primum vivere”, per poi aggiungere in napoletano prosaico “amm a campà”.
Ed ecco allora ricorsi, accuse di brogli, veleni di varia natura a sporcare quella che pure i democratici partenopei, con straordinaria intempestività, avevano salutato come una bellissima giornata di democrazia: eppur non bisognava essere grandi politologi per capire che se nel momento di minor consenso del centrosinistra partenopeo si registra il record assoluto di affluenza qualche problema forse c’è stato.
E cosi’ si scopre che nei seggi di Miano e Scampia inquilini ed abusivi delle case popolari hanno battuto ogni record, votando ininterrottamente ogni 31 secondi, con una capacità da far impallidire anche gli americani per compiacere Michèl, lo Chirac del rione Amicizia, capopopolo democristiano da più generazioni dal nome francese ma napoletanissimo da cima a piedi, e Tommi Tommi, già comunista pregiudicato (avrà avuto la sfiga di beccare l’unico giudice di destra del Paese), oggi dipendente di una società mista regionale che, per puro caso, era nella responsabilità politica dell’ex assessore oggi (presunto) vincitore.
Vabbè, ma perché i voti di Miano e Scampia non dovrebbero valere? La sinistra non si sempre battuta per il suffragio popolare? E’ la democrazia bellezza… Ed allora sia il condominio di Miano a decidere il candidato sindaco di Napoli! O no?
No, dicono i partiti che pure queste primarie avevano indette: ma se si voleva imporre il proprio candidato allora perché scomodare la gente co ste consultazioni?
La domenica a Napoli è sacra, c’è il ragù a tavola, Cavani e Lavezzi su Sky, volendo la Messa la mattina, la pennica pomeridiana: tutto sto fastidio per niente?
Occorre cambiare le regole, si dice ora: sono d’accordo, scriviamo così: se piace alle segreterie dei Partiti il risultato vale, sennò no! Sarebbe un buon compromesso per mettere d’accordo L’Africano Mancato ed il Leader Maximo, no?
Ci teniamo le primarie ma senza intossicarci.
Ma a Napoli ora che si fa? Si candida il leader di Michèl e Tommi Tommi o si azzera tutti? Senza Madonnina, che si fa, ci affidiamo a san Gennaro?
Potremmo fare così, candidiamo Ranieri, ma non Umberto, bensì Massimo, quello che canta da quarant’anni perché non sa nuotare ma che nel guazzabuglio napoletano, ne siamo certi, le primarie le avrebbe vinte e volendo vincerebbe pure le Elezioni: così salviamo le primarie e accontentiiamo i Partiti…
Siamo a Napoli, funiculì funiculà!
GENNARO SERRA DI CASSANO
Meno male che è MASSIMO Ranieri! Questo commento è per EP, che capirà :)
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