giovedì 14 luglio 2011

VENDOLA E LA STORIA

Rovigo. La lapide posta a ricordo
del sacrificio di Giacomo Matteotti, uno dei tanti
"compagni" socialisti caduti per la libertà
Nichi Vendola ripudia il termine ‘compagno’ sostenendo che chi lo ha usato ha fatto troppi morti nella storia. Giusto e sbagliato. I socialisti non hanno mai ammazzato nessuno; al contrario sono stati incarcerati per difendere la libertà ed hanno lottato per liberare dalle galere di mezzo mondo quanti vi erano stati rinchiusi per le loro idee. Vendola, per favore, tenga fuori i socialisti, pensi alle responsabilità di altri e si prepari meglio in storia.


Sul sito www.partitosocialista.it, da oggi, è on line un sondaggio sulle affermazioni del presidente della Regione Puglia.

RICCARDO NENCINI
 
 
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http://www.partitosocialista.it/site/partecipa_sondaggio/432/sondaggio.aspx


1 commento:

  1. Concordo con Nencini, oltretutto il termine “compagno” esprime a mio avviso, oltre al suo significato letterale e storico, anche un idea di unità di tutta la sinistra non solo italiana ma internazionale che Vendola non può certo pensare di sostituire con il termine “Amico” (che tra l’altro usata in politica questa espressione fa ricordare certe pratiche poco legali tra “amici” finite di recente sui giornali ). Penso che oggi ancora più di ieri noi socialisti abbiamo bisogno di simboli anche all’apparenza formali per sentirci tutti uniti e partecipi di unico e ambizioso progetto di libertà e democrazia in Italia, in Europa e nel mondo; dobbiamo fare squadra… se però ognuno indossa una maglietta di colore diverso diventa difficile giocare la partita.
    Marco B.

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