In un momento così tragico che richiedebbe un minimo senso di umanità, le parole di Vittorio Feltri nell'editoriale del Giornale di questa mattina, giungono assurde e fuoriluogo. Definire ragazzi terrorizzati egoisti e usare come termine di paragone i comportamenti degli animali, immaginare poi stravaganti tecniche difensive e non spendere nemmeno una parola di umana pietà per il loro agghiacciante destino, certifica una sconcertante aridità intellettuale che propone Feltri come esempio (da non apprezzare) di tenebroso cinismo. Alla costernazione e l’orrore di una tale tragedia si aggiunge una sensazione di sdegno nei confronti di quello che ritengo un momento basso del giornalismo italiano.
RICCARDO NENCINI
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