giovedì 6 gennaio 2011

EMOZIONI

Cesare Battisti, che nome abusato. Un martire socialista dell’indipendenza nazionale si chiama come un terrorista degli anni di piombo. Credo che la sinistra non debba lasciare alla destra e a Di Pietro l’indignazione per il mancato espatrio decretato dal governo brasiliano. Giusto dunque che il nostro Psi con Riccardo Nencini in testa abbia manifestato di fronte all’ambasciata brasiliana. E’ vero che ormai non c’è più un terrorista in carcere, che in tanti godono di libere uscite, che si tratta di un periodo morto e sepolto. Ma non penso sia giusto, appunto per questo, che altri abbiano pagato nelle prigioni italiane anni di condanne, e questo signore sia stato sempre all’estero, pur essendo stato condannato per quattro omicidi a diversi ergastoli. La sinistra sia sì sempre garantista (ma lo deve essere sempre anche se Battisti fosse un fascista dichiarato e credo che lo sarebbe assai di meno), ma anche giusta e riconoscente verso le vitime del terrorismo e le loro famiglie. E se fosse possibile dirlo con un altro e ben più degno Battisti si “emozioni” di fronte a un uomo in sedie a rotelle che ha perso il padre, vittima di un agguato.
MAURO DEL BUE

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