E’ positivo che a Bologna e a Napoli abbiano vinto i due candidati riformisti, ma le polemiche sulla vittoria di Cozzolino confermano che gli svantaggi del sistema delle primarie superano di gran lunga l’unico vantaggio apprezzabile, quello della mobilitazione del proprio elettorato.
Se il centrosinistra vuole presentarsi come coalizione non può certo pretendere di imporre anche agli alleati un sistema che fino a oggi ha solo in qualche occasione indicato il candidato giusto per raccogliere il maggior numero di consensi nell’elettorato e ha invece quasi sempre messo in gara il miglior perdente a disposizione. Da riformisti convinti continuiamo a rifutare la logica minoritaria di chi, come Vendola, preferisce una bella sconfitta a una brutta vittoria.
E allora o si arriva a una riforma seria delle primarie di coalizione oppure è meglio sottrarsi a questa rincorsa affannosa di qualche candidato leader a vincere non le elezioni, ma la battaglia interna al proprio schieramento.
RICCARDO NENCINI
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