Pochi giorni fa Mauro Del Bue, con un intervento su questo blog, invitava il centro sinistra a non scivolare sulla vicenda che vede il Presidente del consiglio all'onore (si fa per dire) delle cronache.
Qualcuno tra i soliti noti, com'era prevedibile, non se n'è dato per inteso.
La puntata di Anno Zero, organo televisivo del giustizialismo giacobino, dedicata al tema del giorno, ha visto farla da padrona la pasdaran del cavaliere, madama Daniela Santanchè che ha rilanciato, con puntuale, mendace e aggressiva arroganza, il solito mantra volto a santificare l'immagine dell'uomo delle provvidenze, sporcata da perfidi discepoli della Stasi travestiti da magistrati. A farle da contraltare suor Conchita De Gregorio che con puntuto sussiego e l'abituale albagìa ha tentato, non riuscendoci appieno, sovrastata com'era dalle urla della scatenata madama, di impostare un fervorino di stampo moralistico che, francamente si e ci poteva risparmiare.
Comprimari Pierluigi Battista, Maurizio Belpietro e Vittorio Zucconi da Washington, i soli, nei pochi minuti a loro concessi, a cercare faticosamente, considerata l'atmosfera al calor bianco, di articolare argomenti comprensibili e che avessero un senso compiuto, si fosse o meno d'accordo con le loro tesi.
Per il resto, urla, strepiti, vaffanculeggiamenti, pessime interpretazioni di intercettazioni, ragazze inseguite dalla solita petulante inviata on the road e poi Travaglio, la Innocenti e soprattutto, of course, il capocomico Santoro: gongolante, verosimilmente perchè stava pensando allo share, l'unico motivo per il quale va ancora in onda su una rete della tv pubblica.
Tuttavia il climax della pruderie e del voyerismo catodico lo si è raggiunto con l'intervista di Guido Ruotolo alla Nadia da Reggio Emilia, di professione escort, che ha narrato, nell'ultimo segmento della sfiancante serata, minuto per minuto la cronaca di un'orgia a cui avrebbe partecipato come protagonista a Villa San Martino in quel di Arcore.
Il sordido contesto di tutta la vicenda Ruby, al netto dei risvolti penali annessi, è ben chiaro da giorni e dunque sfugge ad un cittadino dotato di sufficiente senso del buon gusto e della misura, la necessità di costruire una pantomima televisiva con un botto finale costituito da una descrizione delle supposte performances del Premier che, a sentire la bella e disinibita Nadia avrebbe (lui uomo di 75 anni, operato di prostata, con qualche problemino coronarico) consumato ad intevalli di 5 minuti un numero impressionante di rapporti sessuali completi (ben 6 come ha precisato in diretta l'informatissimo Travaglio).
Roba che neppure Rocco Siffredi, al culmine della sua carriera!
E' sufficiente parlare con un medico di base, neppure urologo e andrologo, per capire che una siffatta tempesta testosteronica magari supportata da una massiccia dose di Viagra, porterebbe il protagonista dritto al Creatore.
I professionisti dell'antiberlusconismo militante continuano a far finta di non capire che, alzando il tiro con simili levate d'ingegno rischiano di far passare come vittima un personaggio che al contrario, non solo non è tale ma ha portato questo Paese, ormai mitridatizzato contro ogni nefandezza che digerisce con allarmente noncuranza, a stare seduto sull'orlo di un vulcano.
Costoro fanno il gioco non solo di Berlusconi ma anche della sua sguaiata corte dei miracoli mediatica da lui messa in pista e composta dalle Santanchè, dagli Stracquadanio e dai Signorini.
Berlusconi ne deve andare rapidamente. Perchè la misura è davvero colma.
Certo, lascerà in gramaglie gli estremisti dell'antiberlusconismo.
Dove lo trovano un altro così su cui costruire le proprie e altrui fortune televisive mediante simili sceneggiate da guitti da osteria?
EP
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