lunedì 24 gennaio 2011

LO STATO DELLE COSE

Il portale Thefrontpage oggi ha pubblicato un appello, "Cari compagni, per il nostro bene, fermatevi", nel quale, nella sostanza, gli illustri firmatari si rivolgono al popolo della sinistra affinchè cessi di praticare la professionedell'antiberlusconismo giustizialista.
L'appello che peraltro, come dire, appare un pò tardivo e pure peloso perchè la sveglia arriva quando c'è di mezzo Berlusconi, sarebbe da sottoscrivere specialmente laddove si legge "oggi la sinistra rischia una involuzione autoritaria, rischia di abituarsi a pratiche liberticide".
Giusto. Il problema sta nel fatto che non è che si rischia: la sinistra ancora molto postcomunista e poco riformista (per favore Sansonetti, Rondolino e Velardi, chiamiamo le cose con il loro nome) ha già in larga parte un siffatto profilo.
Noi non ci siamo dimenticati degli abusi inauditi e dei danni arrecati per via mediatica e giudiziaria, nel biennio 1992-94, alla sinistra riformista e garantista, che, tanto per ricordarlo ai primi firmatari dell'appello (soprattutto a Del Turco che di quella comunità ha fatto parte), in Italia come in Europa si chiama socialista, sostantivo che nel vostro appello, inspiegabilmente vi guardate bene di utilizzare.
Noi non ci siamo dimenticati che poco meno di tre anni fa l'allora segretario del Pd Veltroni, preferì collegarsi con l'Idv, il partito dei giustizialisti per definizione, siglando un accordo che prevedeva persino gruppi parlamentari unici, trattando i socialisti come i parenti poveri, escludendoli dalla coalizione e privandoli della possibilità di entrare in parlamento.
Noi non ci siamo dimenticati che pochi mesi dopo strinse, senza che ve ne fosse la necessità, un patto con Berlusconi per cambiare la legge elettorale alle europee, introducendo lo sbarramento al 4% e impedendo ai garantisti della sinistra (socialisti e radicali ad esempio) di concorrere ad eleggere ma anzi consentendo all'Idv, che peraltro, a babbo morto, aveva stracciato il patto cretino dei gruppi unici, (in altre parole facendosi i suoi, alla Camera e al Senato) di eleggere a Bruxelles fior di giustizialisti come De Magistris e Alfano.
Avendo buona memoria e un briciolo di capacità di analisi possiamo sostenere a buon diritto che sono queste le cause della deriva giustizialista e forcaiola che oggi è divenuta ormai prassi sedimentata e praticata a tutti i livelli.
Sabato scorso, a Lissone-Brianza, appassionatamente insieme, militanti del Pd e dell'Idv, hanno riesumato i riti che venivano praticati a Roma davanti all'Hotel Raphael e alla sede del Psi, inalberando cartelli offensivi e lanciando monetine.
Purtroppo questo è ancora lo stato delle cose e ci si aspetterebbe che da questi fatti, più che dalle vicende di un Premier dicusso e screditato, muovessero le riflessioni dei firmatari dell'appello.
EP

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