martedì 14 dicembre 2010

I TRASFORMISTI 10

Calearo e Veltroni
L'ineffabile Walter meno di due mesi fa dichiarò:
«Massimo Calearo rispetterà gli impegni con gli elettori: me lo ha confermato personalmente. Gli ho ricordato l'impegno da lui assunto, prima e dopo il voto, a sostegno del centrosinistra e in opposizione al centrodestra. Un impegno che è etico, perché comporta il rispetto degli elettori e della volontà espressa con il loro voto. Calearo, pur ribadendo le ragioni di un disagio politico mi ha confermato nettamente la volontà di attenersi all`impegno assunto davanti agli elettori. Sono certo che sarà coerente con se stesso».
Questo pronostico l'ex leader del Pd non lo ha espresso parlando al  The Ghananian chronicle,  quotidiano di un paese dell'Africa dove aveva promesso di recarsi ma al nostrano Giornale di Vicenza, poco più di un mese fa.
Walter Veltroni nel 2008 volle l'imprenditore vicentino Massimo Calearo al suo fianco e gli garantì una poltrona in Parlamento, indicandolo come capolista del Pd in Veneto. Dopo essere stato eletto (mi correggo, nominato) Calearo è passato prima all'Api, poi al gruppo Misto e oggi ha votato contro la mozione di sfiducia a Berlusconi insieme agli altri due signori che compongono il "trio monnezza", risultando, con le 2 signore di Fli, determinante per la conferma della fiducia al governo di Berlusconi.
In Africa di problemi non ne mancano tuttavia, visti i pasticci che è stato capace di combinare, temo che Walter non lo vogliano vedere neppure in fotografia.
Il guaio è che lui non se ne dà per inteso e, come se nulla fosse successo, continua a (stra)parlare.



THE CHAMALEON







4 commenti:

  1. Questa è l'ennesima prova che tale sistema elettorale non produce un Parlamento che funziona. Rieleggere parlamentari con lo stesso metodo è perdere tempo; perciò l'obiettivo principale è sostituire la legge per eleggere un Parlamento rappresentativo dei cittadini Italiani.
    Gianfranco Salvucci

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  2. La Legge attuale è una vergogna, i problemi per il non funzionamento della politica italiana sta nel fatto che non si risolvono i problemi politici di fondo e quindi si naviga a vista, e si fanno sgambetti e altro dipende poi da quando i leader politici si scelgono persone serve più che persone intelligenti, dimostrando paura del confronto con gli altri e altrettanta paura di perdere la propria sedia!
    Matteo Marcelli

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  3. Etica e onestà non abitano nei partiti a gestione padronale.
    Si trovano solo nella corrispondenza e coerenza rispetto alla storia e ai valori di quei partiti, non sorti dal nulla e cresciuti plastificati nel confezionamento degli interessi di chi li gestisce in modo autoreferenziale, ma che ancora rappresentano, come il Partito Socialista, una forma di emancipazione e di civiltà.
    Partiti che hanno precisi riferimenti e collegamenti in ambito europeo e globale..naturalmente anch'essi perfettibili, secondo le capacità di chi crede ancora al meglio della loro tradizione politica e sociale e si sforza tuttora coerentemente di aggiornarla e di metterla in pratica
    C.Felici

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  4. Questo succede in politica perché: quando si fanno eleggere personaggi senza testa ne coda...

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