Cambiare la sinistra...caro Vendola, tu eri comunista, tu eri in Rifondazione comunista, tu eri in quella parte della sinistra di estrazione totalitaria, conservatrice, poco laica che ha impedito uno sviluppo con prospettive di governo,nel suo complesso alla sinistra italiana.
Tu provieni da quella scuola, spesso illiberale che ha difeso nel passato le invasioni di Ungheria e Cecoslovacchia.
Tu eri tra coloro i quali, durante le partite tra Italia e Urss si commuovevano si' ma ascoltando l'inno dell'Urss. Naturalmente è tutta acqua passata ma il nostro passato serve anche a definire chi siamo.
Con grande piacere noto il tuo avvicinarsi al socialismo ma allora, scusami, vale anche per te quello che ha scritto Di Lello a Bertinotti.
In questa marcia salutare di avvicinamento al socialismo non è che voi che (Bertinotti si' tu no) socialisti non siete mai stati potete scegliervi gli interlocutori oppure avere la scellerata arroganza, come hai tu, di porvi alla testa dei socialisti.
No caro mio, non funziona cosi'.
Il Partito socialista europeo,l'Internazionale socialista non sono entità astratte ma ben reali che, in Italia, hanno un referente ben preciso che si chiama Partito Socialista Italiano .
Superare le divisioni che lacerano la sinistra italiana, la scissione tra riformisti e massimalisti sarebbe veramente una bella cosa ma sono sbagliate le basi che tu poni.
Non puoi pretendere, dopo non averne azzeccata una storicamente, di porti come leader dei socialisti che forse, storicamente, politicamente di errori ne hanno fatti un po' meno, in ogni caso mai tali da richiedere, come nel vostro caso, la condanna della storia.
Sii un po' piu' umile e sarai il benvenuto e chissà, nelle dinamiche interne del Psi potresti pure trovare una posizione da leader (sinceramente non penso con il mio voto).
Vendola,ridimensionati un attimo: stai galleggiando su una nuvola che puo' dissolversi in un attimo.
Non pensare di essere il condottiero della nuova sinistra come la chiami tu perchè poi potresti avere un brutto risveglio.
GIOVANNIBATTISTA FERRARI
Se nutro ancora speranze nella sinistra socialista, non ne nutro affatto verso il PSI, così come è ora. La sua segreteria teorizza geometrie variabili a livello regionale e alleanze con i neocentristi e forze di spirazione liberista a livello nazionale. Sostiene Marchionne contro la FIOM, nonostante le indicazioni del PSE a favore del mondo del lavoro siano chiarissime, e tutta la socialdemocrazia europea sia oggi spostata a sinistra superando nettamente l'era Blair-Schoroeder.
RispondiEliminaQuanto a Bertinotti, credo che il suo legame con Vendola sia ancora assai stretto, anzi lo è talmente, che pare che ci sia proprio lui dietro la proposta di Nichi di candidare la Bindi (anche se tale condidatura è palesemente strumentale e non convinta in quanto serve solo per creare confusione nel PD e far litigare la sua nomenklatura) in puro stile "bizantino", cosa che però si addice poco al caro Nichi.
A confermarlo è questo articolo odierno sul Corriere di M.T. Meli che scrive tra l'altro: "Nella sinistra è tornato a giocare il ruolo di grande saggio, oltre che di suggeritore, Fausto Bertinotti. È a lui che si deve l'idea, quando si parlava ancora di Santa Alleanza, di lanciare la candidatura di Rosy Bindi alla premiership di uno schieramento siffatto. Non è di Romano Prodi, come pure si è detto, il copyright, bensì dell'ex presidente della Camera E negli ambienti della sinistra si vocifera che Bertinotti abbia addirittura prospettato que, sta soluzione a Gianfranco Fini. E stata una mossa tattica, che ha spiazzato i dirigenti del Pd e li ha fatti litigare tra di loro. Quando poi Pier Ferdinando Casini ha bocciato questa grande ammucchiata, al quartier generale della Sel il commento di Vendola è stato: «Ottimo».
"Ottimo"?
Sì..."Io alle primarie non rinuncio: sono uno strumento di democrazia», torna a dire Vendola. Già, le primarie sono uno strumento indispensabile per portare avanti il progetto che Bertinotti ha in mente. Un progetto che qualche tempo fa l'ex presidente della Camera spiegava con queste parole a Ritanna Armeni, giornalista, sua addetta stampa ai tempi in cui era il leader di Rifondazione comunista: «La sinistra, a cominciare dal Partito democratico, ha bisogno di unbig bang, ha bisogno di distruggersi per potersi ricostruire. Vendo-la può favorire il big bang. Può scompaginare e sparigliare»
Insomma "ottimo" per il big bang! Il guaio è che non sappiamo una emerita cippa di cosa ci sarà dopo il "big bang"
E passare dal bunga bunga al big banga..non è poi il massimo della "goduria"..
PS
Bertinotti "suggeritore bizantino" di Rosy e acclamatore al contempo del socialismo europeo, è poi davvero un capolavoro di "mimetismo sinistrese"
C.F.
Caro C.F., mi sembra che fosse per te il PSI sarebbe gia' finito lasciando la sinistra in Italia in mano ai soliti "sfascisti" di Rifondazione Comunista e del PD. Ricordo che fu proprio a causa di Bertinotti, al cui partito non andava mai bene nulla, a fare cadere il governo Prodi (Mastella fu solo l'esecutore materiale) resuscitando Berlusconi e portando disgrazia alla nostra povera Italia. Le conseguenti elezioni portarono all'esclusione dal parlamento Rifondazione Comunista, trascinando con lei anche l'incolpevole appena ricostituito Partito Socialista, non ancora pronto a sufficienza per sostenere impegni elettorali imminenti. Percio', quando vedo Bertinotti e Vendola "agitarsi" in questo modo, non sono contento: anzi, ho timore che come altre volte, per la sinistra socialista e per l' Italia, siano in arrivo altri guai... Inoltre, l'articolo che hai riportato tu parla di "mimetismo sinistrese, riferendosi anche a "Bertinotti acclamatore del socialismo europeo": detta così sembra che prenda per i fondelli il Socialismo Democratico e che usi i Socialisti per fini estranei al Socialismo Europeo, e questo non mi piace...
RispondiEliminaAndrea_B
Primarie??? Quali primarie..Secondo me,nel contesto di una alleanza elettorale il ruolo di premier spetta al leader del maggior partito della coalizione.La vedo cosi' a livello nazionale diverso magari per la scelta dei vari leader locali.I tatticismo della politica in chiave elettorale,con i loro pro e i loro contro ce li dovremo sorbire poi quando ci sarà la tornata elettorale,fanno parte del gioco e cosa facciamo,con sta storia delle primarie siamo in campagna elettorale perenne,prima interna e poi esterna???Già a sinistra non siamo nemmeno capaci di elaborare una strategia politica che sia comprensibile non tanto agli italiani quanto ai componenti della coalizione stessa ci mancano i giochini di Vendola,Bertinotti,le proposte di candidature tattiche avanzate solo per creare confusione e quindi alimentarne altre...e basta giochini!!!!Il ruolo di premier spetta a Bersani punto e basta è di per sè democratico che sia il capo del piu' grande partito.Naturalmente io vorrei un partito socialista italiano al 51 per cento,cosi' non è e non mi sogno di candidare,in relazione al nostro attuale peso elettorale, il nostro leader a candidato premier .Il movimentismo perpetuo che genera all'interno della coalizione il malinteso senso "democratico" delle primarie è defatigante e va tutto a discapito di una elaborazione di seria proposta politica già siamo patetici a sinistra con questa continua richiesta di dimissioni in salsa moralista mentre lo schieramento avversario,ogni giorno consolida e rafforza la sua maggioranza parlamentare..ci dobbiamo fare sempre del male????????
RispondiEliminaCaro Andrea, se fosse per me ci sarebbe un partito socialista di dimensioni europee e non il residuo di un partito che, di fatto, rinnega il socialismo, prospettando accordi con forze neocentriste, teorizzando geometrie variabili a seconda di certi comodi clientelari, oppure presentandosi direttamente nelle liste di un altro partito nella stessa terra del suo segretario.
RispondiEliminaUn partito di dimensioni europee si costruisce con una politica coerente e soprattutto stando vicino ai lavoratori, nelle fabbriche, nelle scuole, negli ospedali, scioperando e rischiando anche le manganellate. Io ci sto in continuazione, sono stato pure coi terremotati in lotta rischiando le botte, con i sindacati in sciopero generale, ma avessi mai visto una bandiera del PSI..
Bertinotti e Vendola sono, per vari aspetti, "forchettoni rossi", abituati a "navigare" anche loro alla grande nei marosi del potere. Noi abbiamo bisogno di un autentica ventata di aria fresca, magari prendendo esempio dall'estero, dove la SPD che ha abbandonato lo Shoroederismo, tornando a sinistra, ora riprende a vincere. Quindi anche qui abbiamo bisogno di un partito socialista che faccia una politica di sinistra, per la scuola pubblica, contro la guerra, contro la corruzione, contro la privatizzazione dell'acqua potabile, con i lavoratori e contro i ricatti padronali di Marchionne & company..altro che accordo con l'UDC, altro che "accordo doloroso ma necessario"..
Dall'ultimo congresso dle PSI è uscito un pietoso immobilismo, frutto della incapacità della "destra" e della "sinistra" del partito di proporre una sana alternativa. Sotto il ricatto scissionista craxiano, si è deciso poi di "moderarsi" a tutti i costi, e di ridurre l'operato di un glorioso partito alla ricerca di piccole prebende a livello locale o magari candidature, che mirano a gentili concessioni di sottosegretariati altrui.
Questo sarebbe l'orgoglio socialista? Anche quello "craxiano"? A proposito, quanti orgogliosi "craxiani" c'erano l'anno scorso con la fiaccolata davanti al Rafael in occasione del "decennale"? Io (che non sono nemmeno un craxiano) e 4 gatti della FGS..
Quanto è pesante il "deterano socialista"! (speriamo che questa non ma la censurino)
Ciao
C.F.
Caro C.F.,concordo senz'altro con te che il PSI debba ritornare im maniera decisa a fare una politica di sinistra che "incarni" anche nell'immaginario quei valori del socialismo che lo hanno contraddistinto fin dai tempi di Turati: a questo proposito ritengo che qualsiasi forza autenticamente socialista debba avere come "faro" (indipendentemente dal suo raggiungimento) la ricerca di una societa'che riesca a superare le iniquita' e le sopraffazioni che il capitalismo si porta con se'. Ma io non credo sia una buona idea dialogare di piu' con persone come Bertinotti e Vendola, che senza mai nutrire un dubbio sui loro convincimenti hanno usato e usano metodi subdoli per raggiungere i loro scopi: io preferisco di gran lunga la scelta di Turati di lottare fin da subito per il suffragio universale, donne comprese, anche con il rischio di vederle votare in maniera clericale, piuttosto che rifarmi ad ua pura idea astratta alla quale subordinare tutto il resto, vite delle persone comprese. E' la somma di tutti i valori per cui lottiamo, che fanno il Socialismo, non il Socialismo che fa i valori. Per questo motivo i "tatticismi" dei comunisti sono fini a se stessi. Credo sia meglio avere anche un duro confornto all'interno del PSI, dove nessuno ha paura di di chiamarsi socialista, in modo da non disperdere le nostre forze, anzichè dividersi e rischiare di non contare proprio. Penso che, se c'è qualcuno che pensa solo alla poltrona, alla lunga se ne andra' comunque, lasciando a chi ci crede la possibilita' di continuare il proprio cammino. Per quanto riguarda Nencini, se non sbaglio per i terremotati de L'Aquila aveva isituito un numero verde del Partito per raccogliere fondi in loro aiuto: questo non mi sembra sia non fare niente... Sul "ricatto craxiano" di cui parli, se davvero cè o c'è stato, non posso che esserne contario, così come sarei contario ad un ricatto di una sinistra del PSI che attacca sistematicamente il suo segretario dando piu' considerazione agli estranei Bertinotti e Vendola: di certo in questo modo non si aumenta il prorio consenso nel partito rispetto ad altri punti di vista. Veniamo a Craxi: neanch'io sono Craxiano, ma non penso certo a dargli la croce addosso come molti hanno fatto: la sua idea originaria, tra l'altro, era quella di seguire il modello del SPD. Ma non trovo corretto dire prima che nonostante tutto si è andati al suo "decennale", e poi lamentarsi degli altri, parlando spregiativamente di "deterano"! io credo che CRAXI fosse socialista fino in fondo, anche se io in molte cose la penso diveramente da lui. Su una cosa sola metto le cose bene in chiaro: non si è Socialisti perchè Craxiani, ma si puo' essere Craxiani perchè Socialisti. Questo anche per ribadire che al di la' di alcune differenze di posizione, prima di tutto ci deve essere dialogo e rispetto tra Socialisti
RispondiEliminaAndrea_B
P.S. Ieri sera ho inviato questo commento, ma non è stato visualizzato, forse perchè è finito in spam: mi scuso qualora il post compaia due volte
Peccato che questa LETTERA DI UN SOCIALISTA A NICHI VENDOLA non sarà mai letta da Vendola e quindi non potremo mai conoscere il suo pensiero su un socialista che scrive concetti un po' forzati e certamente poco in linea con il progetto di "Superare le divisioni che lacerano la sinistra italiana". Forse Vendola potrà "avere un brutto risveglio" ma non credo che la sua ambizione sia di inserirsi "nelle dinamiche interne del Psi ... [per]trovare una posizione da leader". Se dovesse mancargli l'umiltà possiamo convenire che non gli manca l'intelligenza.
RispondiEliminaClaudio Marra
Dopo 40 anni di tesseramento al PSI il sottoscritto è stato espulso dal Nencini insieme al Compagno A.Pedani,la maggioranza congressuale di Livorno oltre il 63% è stata commissariata ,sospesa nel 2009 ed oggi a Livorno non c'è un PSI grazie al Ciucchi e al Nencini che hanno privilegiato gli accordi segreti con il segretario del PD (toscano) Manciulli per 2 posti a tavola a favore dellle legge toscana votato dal PSI,dal PDL e dal PD
RispondiEliminacon lo sbarramento del 4% uguale al PORCELLUM nazionale e poi vorreste che Nichi chiedesse a voi il permesso eventualmente per entrare nel PSE ,ma siete proprio da SCHERZI A PARTE!
Noi di Livorno LdSL espulsi dal nencini abbiamo l'onore di ricevere da Vendola la seguente lettera:
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Care compagne e cari compagni,
Vi ringrazio per l'invito alla vostra manifestazione, che ho molto gradito. L'occasione di una manifestazione della sinistra, promossa dalla rete dei socialisti, in una città tanto importante per la nostra storia come Livorno, è davvero una occasione preziosa che avrei voluto cogliere, ma impegni improrogabili me lo hanno impedito.
Pur non potendo partecipare, vi invio un caloroso incoraggiamento a proseguire nella attività di ricerca e di azione politica che avete intrapreso nel corso di questi mesi. Il vostro contributo, insieme a quello delle tante forze vive e sane che si muovono nella società italiana, è utilissimo per ricomporre, non certo nella nostalgia del passato, ma nella ricerca presente di una nuova cultura e pratica politica di progresso e di libertà, le ragioni fondanti dell'agire politico per l'uguaglianza e la libertà.
La cultura politica dei socialisti è patrimonio indispensabile di questo nuovo inizio, di questa nuova fecondazione di una terra tanto inaridita qual è quella della sinistra.
Il nostro cimento è e resta quello di interpretare l'ansia di cambiamento del paese, la voglia di riscatto e di giustizia dei tanti soggetti penalizzati dalle politiche dell'attuale governo di destra, ma anche da questo trentennio liberista e illiberale. Vogliamo provare ad uscire "da sinistra" dalla crisi odierna. Oggi è possibile, ma non scontato. Le spinte ad un superamento del berlusconismo per via emergenzialista, affidandosi ad una direzione moderata e conservatrice, sono presenti e minacciose. Eppure, dagli scioperi indetti dalla FIOM alle mobilitazioni studentesche, fino a giungere alla straordinaria mobilitazione delle donne domenica scorsa, c'è quell'Italia migliore che reclama spazio e futuro. Domenica prossima abbiamo indetto una manifestazione nazionale a Roma che abbiamo intitolato "Cambia l'Italia", dove saremmo lieti di invitarvi, perché pensiamo che cambiare l'Italia sia giusto, possibile e necessario. Cambiare l'italia per ritornare al centro del mediterraneo, oggi attraversato dai venti di rivolta e dalle aspirazioni alla libertà. Cambiare l'Italia per affrontare e sconfiggere la crisi, che è globale ma che in Europa è più sorda ed inquietante. Cambiare l'Italia a cominciare dalla sinistra, che dovrà legarsi sempre di più alle famiglie europee del progresso, a partire da quella socialista. Cambiare l'Italia per poter essere fedeli alla nostra costituzione, ancora oggi attualissima e largamente inapplicata nelle sue parti più lungimiranti ed innovative.
Con sinistra ecologia libertà abbiamo avviato un cammino che ha l'ambizione di rispondere a queste domande di cambiamento, ma sappiamo che da soli non potremmo farlo. Cambiamo insieme, compagne e compagni! Cambiamo la sinistra e cambiamo l'Italia!
Fraternamente
Nichi Vendola
non sono un anonimo sono L.Montauti
hanno fatto solo che bene a cacciarvi, caro L.Montauti. dovrebbero cacciare anche tutti quelli che come te si mettono all'uscio dei comunisti a mendicare come straccioni...voglio proprio vedere come vi tratterà Vendola: come hanno fatto altri vi usera e poi vi butterà in un angolo. contenti voi..
RispondiEliminaM. Fiume
Non apprezzo Vendola, ma apprezzo ancor meno gli eredi non pentiti di craxi.
RispondiEliminaCaro anonimo, ma di cosa si devono pentire gli eredi di Craxi ? e cosa hanno ereditato?? questo luogo comune di mettere tutti insieme in un pentolone indistinto senza alcuna spiegazione è tipico di chi non riesce ad osservare la realtà e analizzarla. Quale sarebbe l'eredità Craxiana che vedi nel PSI ?? potresti almento spiegarlo, grazie e saluti. Silvio Brienza
RispondiEliminaper L. Montauti
RispondiEliminapotresti spiegare che cosa è successo per provocare l'espulsione o qual'è stata la motivazione ufficiale ?? grazie e saluti
Silvio Brienza
Il PSI è stato sconfitto dalla storia prima ancora che dalla magistratura... possibile che non lo capite ?? Siete morti che camminano,valete meno di zero,anzi no forse qust'anno arriverete allo 0,0000001 ! Siete ridicoli,è e sarete sempre minoranza ion questo paese,scioietevi ed entrate nel partito di Bertinotti,Vendola e Occhetto.Unici veri riformisti in questo paese !
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