“Se non ora, quando?” è il titolo della manifestazione che porterà oggi nelle piazze italiane migliaia di donne e uomini a difendere e promuovere l’immagine, il valore e la dignità delle donne in un Paese dove sempre più spesso la rappresentazione del mondo femminile è offensiva e lesiva del contributo che le donne hanno dato e continuano a dare alla crescita della società.
Anche solo parlando della storia d’Italia sono state davvero tante le donne che hanno attraversato la storia spesso in silenzio, che hanno affermato idee, conquistato diritti e combattuto pregiudizi per raggiungere quell’emancipazione politica, economica e giuridica che conosciamo. Lo hanno fatto con determinazione dentro i movimenti e i partiti portando avanti le migliori idee della tradizione laica e cattolica. L’hanno fatto in tante, con sacrificio e senso del dovere anche durante le due guerre del secolo scorso.
Oggi i passaggi di un’emancipazione conquistata con fatica, impegno e lavoro hanno portato tante a svolgere ruoli di rilievo nella società con competenza e professionalità, tantissime al lavoro dentro la famiglia o nelle imprese con la consapevolezza che c’è ancora tanto da fare perché sempre più donne possano godere dei propri diritti.
Tutto ciò non può essere cancellato da modelli e comportamenti sempre più diffusi da giornali, tv, pubblicità e politica. La rappresentazione che si sta dando delle donne come puro oggetto di scambio sessuale non è quella vera, non quella che vogliamo trasmettere ai nostri giovani se pensiamo al futuro della nostra società con rispetto e come luogo in cui la coesione sociale, la coscienza civile e la crescita siano i principi fondanti.
Tanti anni fa, la scrittrice Virginia Woolf utilizzò la metafora delle tre ghinee per lamentare la povertà della condizione femminile ai suoi tempi, quando le donne non avevano nemmeno pochi spiccioli da spendere per autodeterminare la loro vita, nonostante la coscienza delle loro potenzialità. Quelle tre luccicanti ghinee dell’istruzione, dell’accesso alle professioni, della prevenzione delle guerre, nel nostro Paese come in tanti altri le abbiamo conquistate e da allora le donne sono cresciute, molte di noi hanno scelto di fare politica convinte che il modo migliore per vivere i sogni sia quello di provare a realizzarli, attraverso una politica etica perché pensata nell’interesse della collettività. Non permetteremo quella barbara semplificazione dell’immagine femminile che qualcuno sta tentando di radicare nella società italiana!
Per questo le donne e gli uomini socialisti saranno oggi nelle piazze italiane a difendere non solo la dignità delle donne, la loro storia, ma anche il futuro del Paese.
RITA CINTI LUCIANI
ottima la manifestazione di Agrigento
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