lunedì 28 febbraio 2011

UN CARATTERE PRE-CULTURALE

Ancora una volta le parole del premier e di componenti del governo, che come proprio dovere istituzionale dovrebbero tutelare e garantire il buon funzionamento della scuola pubblica, risultano invece drammaticamente e paradossalmente ostili. Le critiche generiche e infondate nei confronti degli insegnanti che inculcherebbero negli studenti idee diverse da quelle desiderate dalle famiglie confermano la pervicace azione demolitrice dell'attuale governo nei confronti di qualsiasi elemento che riguardi il "pubblico", giudicato pericoloso ed inefficiente, rispetto al "privato", libero ed affidabile. Si tratta oltre che di una interpretazione inaccettabile nei confronti dell'organizzazione scolastica italiana già così in sofferenza, anche di una lettura che denota un arcaico carattere pre-culturale ed una finalità eversiva e destabilizzante verso istituzioni che fanno dello Stato italiano un Stato democratico.


MARIA SQUARCIONE

4 commenti:

  1. Arcaico carattere pre-culturale con finalità eversiva e destabilizzante? Bah... A me pare che il Banana abbia sparato contro gay, adozioni di singles e scuola pubblica comunista per farsi perdonare il bunga bunga in Vaticano. In altre parole, la Procura di Milano apre un'inchiesta sulla condotta morale di Berlusconi, lui risponde con l'esaltazione della scuola cattolica e della famiglia tradizionale mentre scuola pubblica e società civile italiana pagano il conto della gara a chi fa più il moralista.
    R.A.

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  2. e chi ha detto il contrario....invece di fare dietrologia, preferisco fare analisi

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  3. Ecco, non credo che ci siano "finalità" eversive. O meglio, prima che le "finalità", ci sono i "comportamenti" eversivi, perché Berlusconi vive alla giornata e la sua finalità è la sopravvivenza. Inoltre, non confonderei il "privato" con la "scuola privata", cioè con la scuola cattolica e confessionale. Non credo che la "scuola privata", da Berlusconi, sia considerata "libera e affidabile". Semmai, per B., la scuola privata è "sottomessa e ricattabile". Nel senso che, finanziandola, il governo si assicura il consenso della Chiesa e molti suoi silenzi. Questo a livello di analisi. Poi, in un Paese dove i giudici fanno i politici, i politici fanno i mercanti, e la sinistra fa le primarie, a difendere la scuola pubblica sono restati in pochi. Su questo siamo d'accordo.
    R.A.

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  4. si, ma il tema non è quello che B. intende (cioè la sua metacomunicazione), bensì quello che dice. nemmeno per lui è lecito ribattere sulle intenzioni....io sono una vera laica. saluti

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