martedì 2 agosto 2011

UNA VANA SPERANZA

Domanda: cosa penserebbe e soprattutto come reagirebbe, la cattolicissima Bindi Rosaria da Sinalunga, se un autorevole esponente del fronte laico e socialista, a fronte del rincorrersi di documentate denunce di sempre più allarmanti e gravi episodi, definisse "pedofili" tutti i preti di Santa Romana Chiesa? Proprio ieri il giovane democratico Marco Palillo ha postato sul sito web di Rondolino e Velardi (già comunisti, già spin doctors dalemiani, oggi ancora in cerca d'autore), una bellissima lettera in cui, senza perifrasi dichiara la propria indignazione e cerca di confutare le gravi, gratuite e non inedite affermazioni sui socialisti della presidente del Pd, sulle quali, peraltro, non varrebbe neppure la pena di soffermarsi, tanto appaiono grottesche e gonfie di livore, degne di una bigotta, assidua frequentatrice di qualche maleodorante sacrestia gestita da un prete seguace di Lefebvre. La lettera di Palillo è scritta sicuramente in buona fede e adotta argomenti in larga parte condivisibili: tuttavia affermare che "il Pd deve rimanere la casa di tutte le anime del centrosinistra che vogliono raccogliere la sfida di governare il cambiamento" (sic), significa aver guardato in questi anni un altro film. Soprattutto significa esprimere una vana speranza poichè alcuni degli esponenti di maggior rilievo del Pd come Bindi o l'ineffabile Veltroni, altro non sono che i pessimi interpreti pavloviani e gli zelanti pasdaran di una sottodottrina politica conosciuta come compromesso storico che considera con fastidio al proprio interno l'esistenza stessa di una componente socialista. Costoro, in altre parole sono gli aspiranti becchini della sinistra riformista, liberale, laica e garantista, a cui il giovane blogger dice di aspirare.
E, come si usa dire: "chi vive sperando...."
EP

1 commento:

  1. Il PD non può essere la casa di tutte le anime del centro sinistra perchè non è "una casa " , sono due stanze d'albergo ( comuncanti a seconda del momento ..) Noi socialisti non affitteremo la terza stanza ... La mia metafora vuole solo rafforzare l'analisi di Emanuele .
    Maria Cipriano

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