venerdì 6 maggio 2011

UN'EPINAY ITALIANA

Come si fa – prendendo in prestito le parole di Antonio Giolitti - a costruire in Italia una sinistra “credibile, affidabile e praticabile”?

Io aggiungerei: a chi dar retta, a Veltroni o a Napolitano?
Il primo ripropone dopo il test elettorale di Milano e Napoli la riapertura del confronto interno al Pd, ovvero la messa in discussione del segretario attuale, per ripercorrere la strada fallimentare dell’autosufficienza del Pd, negando l’alleanza elettorale con i riformisti, ma accettando il cappio estremista di Di Pietro.
Il Presidente della Repubblica suggerisce invece un’analisi impietosa degli ultimi quindici anni, che non si limiti al solo Pd, ma a tutti i partiti dell’opposizione che si richiamano alla sinistra.
Inneggiare però all’intervento di Napolitano senza mettere mano a ‘questa’ sinistra sarebbe un comportamento da sciocchi.
La risposta la devono dare per primi i partiti della sinistra riformista, Pd e socialisti, con la mossa del cavallo, da fare subito dopo queste amministrative.
Evitiamo di ricadere nelle polemiche autoreferenziali e passiamo direttamente a dare vita ad un movimento nuovo di zecca che si richiami al socialismo liberale; un “partito per l’Italia” legato al Pse e che si batta per allargare l’Internazionale socialista all’area democratica, dialogando con Obama, ma anche con i leader laici che possono emergere dalla stagione di rivolgimenti che sta interessando alcuni Paesi africani.
Noi siamo pronti a una costituente che riprenda la strada interrotta nel 2005, quella della coalizione riformista, a partire da Pd e socialisti.
Quella coalizione segnò una duplice vittoria, nelle europee del 2004 e nelle regionali del 2005 vinse perché era “credibile, affidabile e praticabile”; e furono le ultime vittorie.
Ci serve un’Epinay italiana.

RICCARDO NENCINI

10 commenti:

  1. E'no caro Riccardo ! Le tesi del compagno Giolitti (sinistra socialista) ricordate da Napolitano ritornano attuali solo dopo,che il PD e' andato oltre il Socialismo e a mio avviso senza ritorno.... Anzi per loro e' stata una stampella momentanea perche' non avevano nessun riferimento internazionale come del resto non ne hanno anche oggi.

    I Socialisti una possibilita' l'hanno avuta quando si diede inizio al Progetto di SeL, quella poteva essere l'Epinay Italiana, se anziche'cedere alle sirene locali del PD mettendosi da cespugli nelle loro liste si lavorava con determinazione a fianco deL resto della sinistra,con il vero obiettivo di creare una grande forza Socialista senza se e senza ma, legata alle organizzazioni Internazionali del Socialismo e come ci insegnava Willy Brandt....Riportando nella nostra grande famiglia (Socialdemocrazia) chi per vari motivi aveva subito idealmente la grande bufala del Socialismo realizzato.

    Nulla e' perduto Caro Riccardo, basta non continuare a fare le stampelle delle liste del PD come a Milano, dove Pisapia fa' un esatto riferimento ai Sindaci Socialisti del passato o il cespuglio....addirittura dell' UDC come nelle marche (Laboratorio Marchigiano del PD) e di conseguenza alle provinciali di Macerata dove si appoggia insieme al PD con una lista civica, scarsa di Socialisti, un candidato presidente UDC gia' vice presidente della giunta PDL della scorsa legislatura...Quando esiste un candidato SOCIALISTA di RAZZA alla presidenza , gia' membro del CN del PSI, Gia' sindaco PER DUE LEGISLATURE,gia' capogruppo IN PROVINCIA dello SDI prima E di SeL poi...dopo l'enunciazione di BAGNOLI !

    Compagno Nencini...SI ALL' EPINAY ITALIANA ! Basta ricordarsi che LA SINISTRA SIAMO NOI ! Gli elettori del PD e quelli che stanno alla finestra verranno da soli !!!

    SALUTI SOCIALISTI...

    Peppe Iacopini

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  2. Segretario con il dovuto rispetto non credo che sia il momento di rilanciare una epinay italiana,anzi credo che il rafforzamento del PSI va a scapito e ad un indebolimento di PD e PDL. Semplicemente noi non dobbiamo mai allearci con IDV o CDX perchè sono agli antipodi del nostro partito e dei nostri valori e fare crescere crescere il PSI! Poi se la sua è una provocazione al PD è un altro discorso

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  3. concordo Ricccardo : UN'EPINAY ITALIANA , è l'unica speranza che resta alla sinistra italiana per essere credibile e affidabile. Aggiungo : abbiamo un Mitterrand per la nostra Epinay che sia in grado di unire la sinistra ?
    A compagni che pensano a SEL : VENDOLA NON è IL NOSTRO MITTERRAND !
    Maria Cipriano

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  4. Compagna Cipriano, l'Epinay Italiana si fa solamente scomponendo e ricomponendo la sinistra, se continuiamo a fare da cuscinetto tra PD e UDC con il benestare dell'IDV siamo destinati a scomparire, come del resto gia' sta' accadendo !
    Probabilmente Vendola ancora non e' il nostro Mitterrand e sel non e'sicuramente il nostro punto di arrivo, ma le condizioni per occupare il grande vuoto creatosi a sinistra ci stanno tutte considerando che noi non cresceremo di un voto finche' faremo il cespuglio di confine, quindi ripartiamo con la reale convinzione che la sinistra siamo noi e l'Eepinay italiana potra' diventare una realta' anziche' un sogno riportato nei Blog !

    Cordialmente,
    Peppe Iacopini

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  5. Ma è cosi difficile...mai alleanze con IDV che ci squalifica e ci ridicolizza, autonomia vera e consapevolezza di essere il PSI! in poche parole nelle varie situazioni se nel csx cè IDV noi autonomi MAGARI CON ALLEANZE terzo poliste, se IDV estremizzata allora situazione Napoletana che è la nostra linea!!!!

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  6. "Noi siamo pronti a una costituente che riprenda la strada interrotta nel 2005, quella della coalizione riformista, a partire da Pd e socialisti.
    Quella coalizione segnò una duplice vittoria, nelle europee del 2004 e nelle regionali del 2005 vinse perché era “credibile, affidabile e praticabile”; e furono le ultime vittorie. "...non voglio girare il coltello nella piaga, ma la domanda sorge spontanea se "squadra che vince non si cambia...",ma allora perchè ci siamo persi nella nebbia? tutti devono essere chiamati alle proprie responsabilità. sel per me ha rappresentato il nuovo spirito socialista, la speranza della rinascita socialista... è stato un duro colpo perchè a conti fatti la base che aveva creduto nel progetto, aveva ancora la voglia di costruirlo... meglio sicuramente vendola di bersani e soci...

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  7. "...passiamo direttamente a dare vita ad un movimento nuovo di zecca che si richiami al socialismo liberale..." OTTIMO! QUESTO è DA SEMPRE IL MIO PENSIERO! MA CONCRETAMENTE, IN CHE MODO E CON QUALI SOGGETTI, caro Nencini potremo passare alla fase 2? sarebbe già un passo in avanti, se almeno noi socialisti lo sapessimo... se passi da genova puoi renderti conto della "mission impossible"... non dite che non vi avevo avvertito: è almeno un anno e mezzo che predico invano!

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  8. Segretario se voi dirigenti non lo avete ancora capito i socialisti quasi in toto considerano il pd un partito catto-comunista con cui competere, a differenza di sel e probabilmente anche udc rispettabili nelle loro posizioni...insomma mai con IDV, PD SEL e magari UDC per alleanze...ma che centra epinay?Comunque tutto sara' piu' chiaro dopo le elezioni dove sara' evidente a tutti la "puttanata" milanese di Biscardini! Io pero' mi chiedo...ma quante volte cè bisogno di pestare la testa???noi siamo alternativi al PD

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  9. Le nostre scelte POLITICHE devono essere elaborate insieme al PSE e condivise da tutti gli aderenti.Sono convinto poi che la scelta politica primaria e vitale sia quella di rilanciare il progetto degli "Stati Uniti d'Europa"; questo progetto deve diventare la nostra bandiera.Sono d'accordo anche di promuovere l'allargamento dell'internazionale all'area "democratica e laica ".
    Riguardo alle alleanze presenti e future la mia opinione è che per le amministrative dobbiamo appoggiare persone oneste, serie, capaci e coerenti. Per le future alleanze alle politiche c'è ancora tempo, sono convinto che lo scenario politico italiano alle prossime elezioni muterà radicalmente, l'importante è che da subito si cominci a lavorare insieme per ricostruire un forte e coeso partito socialista. Occorre aumentare le occasioni di incontro e confronto tra gli iscritti a livello locale e nazionale, rendendoli più partecipi alla vita del partito.
    Marco B.

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  10. Leggo: "la risposta la devono dare per primi i partiti della sinistra riformista, Pd e socialisti..."
    E ancora: "Noi siamo pronti a una costituente che riprenda la strada interrotta nel 2005, a partire da Pd e socialisti".
    Perché scrivere sempre "Pd e socialisti?" A parte la "s" minuscola, perché non scrivere "Socialisti e Pd?". E' un riflesso condizionato? Scarsa autostima? Reverenza nei confronti del datore di lavoro? Socialismo alla fiorentina?
    R.A.

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