martedì 24 maggio 2011

IL SUK

È inquietante che il destino dell'Italia sia in mano ad una classe politica che abdica alle proprie responsabilità di governo per comportarsi come il più scaltro dei mercanti di un suk. Dopo aver giocato sulle paure dei cittadini, ora si barattano i ministeri, come fossero caciotte. È la dimostrazione che chi ci governa non ha un progetto politico, non ha una visione per il futuro dell'Italia; in una parola ha fallito. Il compra-baratta-vendi berlusconiano funziona in Parlamento ma non nel Paese reale e gli elettori hanno dimostrato, con il voto amministrativo, che non credono più alle promesse dei mercanti del suk. Domenica prossima sarà l'occasione per ribadirlo.


RICCARDO NENCINI

1 commento:

  1. Temo fortemente altre nefaste sorprese.
    Ci si e' ormai dimenticati del plebiscito richiesto e fallito al primo turno, ora e' il tempo delle solite promesse, come sempre mai mantenute, e regalie.
    Un governo che usa in modo strumentale il paese, inesistente come credibilita'internazionale, fantasma in Europa. Non si vogliono riconoscere i segnali, i bisogni, il malessere di chi ha sulle spalle il completo peso di una politica e strategie inconsistenti. Si cerca di annullare persino il diritto all'espressione democratica piu' diretta come i referendum, non si riconoscono segnali forti come quelli che vengono dalla Germania, paese in salute, dove il SPD e i Verdi stanno crescendo fortemente ad ogni tornata elettorale, in ogni circoscrizione...
    Una totale, pericolosa, irresponsabile deriva per il Paese.
    Mi auguro che i cittadini, migliori di questa classe politica, sappiamo dare un segnale forte e chiaro e che la sinistra sia in grado di tradurlo in fatti concreti e positivi, in un rinnovamento indispensabile ad iniziare dal suo interno.

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