Si usa dire che la madre dei cretini è sempre incinta.
Ma è, per definizione, ignota.
Fuori di metafora da ieri è divenuta nota la madre di un idiota perchè stata evocata dal figlio che ha dato, in quel di Cannes, la plastica dimostrazione del tipo ideale di chi può essere annoverato nel novero.
Si tratta della madre del regista danese Lars Von Trier, considerato da almeno un decennio un grande della cinematografia mondiale e dunque molto "trendy" nell'esclusivo e snobistico ambiente dei cinematografari della Cote d'Azure.
Durante una sconcertante conferenza stampa a margine del Festival costui ha reso la seguente affermazione : "Credevo di avere origini ebraiche ed ero contento, poi ho saputo da mia madre che non era esattamente così e ho scoperto le mie origini tedesche.
Sono un po' nazista anche io e sono contento lo stesso. Capisco Hitler perché capisco l'uomo pieno di male"
Sarebbero state già bastevoli queste parole ma il gentiluomo, non soddisfatto e in pieno delirio logorroico è andato oltre sostenendo che "Israele è un dito nel culo" (sic!).
Qualche ora dopo qualcuno con un pò di sale in zucca deve avergli spiegato che le aveva sparate davvero grosse e che sarebbe stato meglio che presentasse le sue scuse che tuttavia non sono apparse per nulla convincenti.
Tra le opere più note di Von Trier spicca un cortometraggio dal titolo "Idioti" di cui è regista, sceneggiatore e montatore e di cui val la pena leggere la trama narrativa perchè è utile per comprenderne il profilo umano e culturale.
Che è esattamente quello che dichiara nel titolo.
EP
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