lunedì 20 dicembre 2010

VENDOLA

Non ci vuole la zingara per pronosticare che Vendola non sarà mai in grado di strappare un solo voto non solo al centrodestra, ma anche al nascente terzo polo di Casini, Fini e Rutelli.

La pretesa dunque di imporsi con le primarie come possibile candidato dell’opposizione e per di più prima ancora di aver sottoscritto un programma e aver valutato la possibilità di un’alleanza con l’annunciato Polo della nazione, significa solo alimentare la confusione e concorrere attivamente a una riedizione dello schianto elettorale del 1994, quello della ‘gioiosa macchina da guerra’. Ogni partito può legittimamente decidere di usare le primarie al suo interno, ma non può certo imporle agli altri e tantomeno a un’intera coalizione.

RICCARDO NENCINI

8 commenti:

  1. Dobbiamo fermarci tutti e pensare: come formeremo un vero centrosinistra e con quali alleanze credibili politicamente? Sono pienamente convinto mettere prima la persona senza aver valutato un programma di alleanze è sbagliato. Valutare la sostenibilità di un leader sarà compito di un insieme di obbiettivi che un gruppo di lavoro dovrà porsi.

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  2. Caro compagno segretario, l'idea e l'entusiasmo che incarna Vendola, oggi sono le uniche armi che ha un centrosinistra allo sbando. Meglio di me sai, che molte battaglie sono state vinte nella storia proprio grazie a questi fattori.
    Basta con logiche di Palazzo...la vera battaglia socialista è riconquistare l'entusiasmo della gente.

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  3. Caro segretario, non aspettare troppo, segui Boselli, Rutelli non aspetta....

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  4. E' ovvio che prima di un candidato sarebbe meglio trovare un accordo per la coalizione di centro-sinistra.
    E' verosimile (e naturale) che Vendola non riesca a prendere voti da destra. Credo però sia corretto proseguire sulla strada delle primarie, lasciando a Vendola la possibiltà di perderle auspicando che poi, perse le primarie, i suoi compagni accettino di sostenere sinceramente il candidato vncente.
    Dobbiamo guardare a sinistra poichè siamo la sinistra.

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  5. caro segretario,
    invece di fare pronostici su Vendola che ti rammento nei sondaggi sta volando,pensa a come far risorgere il partito magari dandogli una chiara prospettiva che non sia quella di essere il servitore sciocco di Bersani

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  6. Riccardo, più che una analisi politica, di un uomo di sinistra che auspicherebbe il leader con più chance di vittoria per una coalizione di centrosinistra, la tua mi sembra una fattura malefica ai danni di Vendola, della sinistra, del centrosinistra e quindi dei Socialisti.
    1°) oggi come oggi Vendola pare l'unico uomo nel Centrosinistra in grado di raccogliere consensi trasversali
    2°)ce ne fosse qualcun altro, certamente non é ipotizzabile che possa essere un Socialista
    3°)ai socialisti dell'0,8% non può più interessare annichilirai in un vincente qualunque perché da quel prefisso telefonico non ci schioderemmo mai
    4°) per cui ci rimane solo l'ottimismo della volontà o il pessimismo del suicidio, che sono le due vie alternative onorevoli
    5°) ERGO, non è nostro compito fare l'uccello del malaugurio, ma lavorare perché nel centroSINISTRA le tesi del Socialisti abbiano ascolto: non certo da Casini che semmai farebbe un CENTROsinistra, e noi saremmo i chierichetti di una nuova DC iperclericale; molto più facilmente da Vendola, sia che vinca a dispetto dei tuoi (dovrei dire nostri per rispetto al Segretario) anatemi sia che perda nonostante tutto il sostegno che noi dobbiamo sentire il dovere di dargli.

    Claudio Marra

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  7. Continuerò a ripeterlo, dopo le elezione regionali del 2010 e la scelta di Nencini di mollarci tutti per garantirsi qualche posto regalato dal PD in Toscana, non vi più un solo PS in Italia ma almento 20, ossia uno per regione. Nel Veneto l'accordo elettorale con SEL è stato scelto all'unanimità dal direttivo regionale e i Compagni di SEL sono stati corretti Compagni di strada alle regionali... e allora, perchè non seguitare su quel percorso? Giorgio Righetti PSI Verona

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