mercoledì 8 giugno 2011

QUATTRO Sì E QUATTRO FIRME PER CAMBIARE L'ITALIA.


Domenica 12 e lunedì 13 giugno le elettrici e gli elettori italiani sono chiamati alle urne per rispondere a quattro quesiti referendari che possono rappresentare, con il raggiungimento del quorum e la vittoria dei Sì, un ulteriore avviso di sfratto, dopo il chiaro segnale venuto dalle recenti elezioni amministrative, per il governo Berlusconi e la precaria maggioranza parlamentare che ancora lo sostiene. I socialisti invitano dunque a recarsi ai seggi e a votare quattro Sì. I temi oggetto del referendum sono infatti da anni al centro delle nostre battaglie.
In particolare è necessario sventare il tentativo del governo volto a perseguire una politica energetica basata sulla costruzione di nuove centrali nucleari, tema già sollevato nel 1987 dal Psi che fu tra i promotori di un analogo e vittorioso referendum, garantire che la giustizia sia davvero uguale per tutti, cancellando l'iniqua legge sul legittimo impedimento e rendere l'acqua un bene fruibile per tutti i cittadini pur nella consapevolezza che, su questa questione, occorrerà adottare interventi legislativi atti ad evitare che il monopolio delle aziende pubbliche sia assoluto non essendoci imprese collocate sul mercato che potrebbero invece favorire maggiore efficienza delle reti idriche con un costante monitoraggio e manutenzione degli impianti e, in virtù della concorrenza, ad un costo più basso per i cittadini. Sarà inoltre necessario modificare l'attuale normativa che, in tema di gestione dell'acqua, consente ai comuni di ricoprire la doppia veste di controllori e controllati.
L'occasione data della consultazione referendaria dimostra una volta di più quanto sia indispensabile cambiare l'Italia.
Muovendo da codesta convinzione abbiamo proposto all'attenzione dei cittadini quattro petizioni popolari per modificare l’attuale legge elettorale, cambiare il finanziamento pubblico ai partiti, per istituire una tassa equa sulle transazioni finanziarie e per innovare la legislazione sul lavoro, allo scopo di eliminare la precarietà e dare parità vera a uomini e donne.
Prosegue in tutta Italia la raccolta firme già avviata.
Chiediamo ai cittadini di aderire apponendo una firma su ciascuna delle petizioni.
Lo potranno fare recandosi presso i gazebo che i socialisti allestiscono in tutti i capoluoghi di provincia.
RICCARDO NENCINI




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