Se una donna di 23 anni è costretta a vivere in un'auto ed in queste condizioni perde il figlio all'ottavo mese di gravidanza, è evidente che è venuto meno ogni diritto ed ogni garanzia minima di dignità umana”.
La vicenda di Grosseto dove una giovane donna egiziana ha perso il figlio all'ottavo mese di gravidanza perchè viveva da oltre due settimane in un'auto dopo essere stata sfrattata da un albergo della Curia a seguito della scadenza di una convenzione con i servizi sociali è da vedere sotto tutti i punti di vista ma il primo riguarda la salvaguardia della salute di una donna partoriente, che ha abortito a causa delle condizioni inumane in cui si è trovata a vivere. Diceva Sant'Agostino che nella carità il povero è ricco e senza la carità il ricco è povero: sarà la magistratura ad accertare eventuali responsabilità, ma in questa triste vicenda è soprattutto la carità ad essere scomparsa.
RICCARDO NENCINI
Ma noi cosa stiamo facendo per aiutare questa famiglia? Perchè non organizziamo una raccolta fondi su internet?
RispondiEliminasaluti domenico lorusso