sabato 25 giugno 2011

NAPOLI - ITALIA

Se mai ciò che sta avvenendo da mesi a Napoli, grande capitale, una delle icone della Bella Italia, che racchiude in sè certo mille contraddizioni e problemi, ma anche e soprattutto arte, storia, bellezze naturali e tradizioni culturali tali da renderla uno dei luoghi più affascinanti del pianeta, fosse accaduto in una qualunque altra città di un qualunque altro stato al mondo, si sarebbero rapidamente unite indignazione e solidarietà: tutti, dal governo locale e centrale, la "società civile" e i media avrebbero moltiplicato gli sforzi per salvare, chè di questo si tratta, una città e i suoi abitanti da un disastro di dimensioni inaudite.

Nulla di tutto questo è successo: a parte qualche voce isolata e i ripetuti e accorati appelli del Presidente Napolitano, tante chiacchiere e proclami e nessun fatto.
Un Premier che non conosce la dimensione della vergogna per sè stesso figurarsi per il suo Paese, classi dirigenti locali imbelli e colpevolmente incapaci, un neosindaco che si è segnalato per ora solo per le sue abituali guasconate puntualmente smentite dai fatti e finalmente un partito della maggioranza di governo, la Lega Nord, i cui ministri hanno giurato sulla Costituzione, che blocca qualsiasi tentativo di soluzione del drammatico problema dei rifiuti, minacciando addirittura, come affermato dal sinistro Pota Calderoli "di far volare le sedie in CdM".
A questo punto non resta che sperare che vi siano dei parlamentari della maggioranza, non necessariamente solo napoletani, campani o del Mezzogiorno d'Italia, capaci di porre in cima ai loro pensieri Napoli e l'Italia e non già la conservazione del loro scranno alla Camera o al Senato.
In altre parole che vi sia qualcuno che abbia il coraggio di far saltare il "pactum sceleris" tra B&B che sta mandando in malora il nostro Paese.
Si perchè la monnezza che, da mesi, sta uccidendo lentamente Napoli è la maleodorante metafora di un Paese (s)governato da ormai troppo tempo grazie ad un accordo tra due pessimi soggetti che sono guidati unicamente da motivazioni diverse ma convergenti ed eversive: il primo dalla messa in sicurezza di sè stesso e delle proprie ricchezze, il secondo dalle sue paranoiche ossessioni razziste, xenofobe e antitaliane.
Quando se ne andranno per la loro strada sarà tuttavia  troppo tardi.
Perchè porre rimedio ai danni di cui portano per intero la responsabilità politica e morale non sarà facile.
EP

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