Non gliene andava bene una. Sembrava l’Erodiani, quello del calcioscommesse. Quando Bisignani ti dava un consiglio, finiva male. Disse alla Santanchè nel 2008 di andare con Storace, che sarebbe stata la sua fortuna. E’ finita come sappiamo con La Destra fuori dal Parlamento. Sponsorizzò Papa per un posto di sottosegretario che non si nega nemmeno a Catone, e invece niente. Volle sincerarsi dall’amico Ronchi che non sarebbe nato un governo Tremonti e Ronchi lo rassicurò: ”O il Berlusconi bis o le urne”. E infatti restò il Berlusconi uno. Superbo anche il consiglio a Mauro Masi: “Manda via Santoro o dimetitti dalla Rai”. Restarono entrambi per mesi. Ma il capolavoro massimo è la nomina della Santanchè a sottosegretario. Commenta Briatore, che dovrebbe essere amicissimo della guerrigliera di Arcore: “Quel che mi fa strano è che il presidente l’ha messa lì”. E Bisignani confessa che ce l’ha messa lui. Pronta per l’uso delle dèbacles milanese e napoletane. Dopo questi ottimi risultati bisognerebbe anche porre uno sbarramento ai mandati di Bisignani. Non più di due legislature. Bis-ignani e poi a casa.
MAURO DEL BUE
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