lunedì 15 novembre 2010

NENCINI: CON PISAPIA CANDIDATO SARA' DIFFICILE BATTERE LA MORATTI

Quella di Pisapia è stata un'ottima candidatura per vincere le primarie, temo che non sarà quella giusta per battere la Moratti.

Ha vinto una personalità di sicuro prestigio, un vero garantista,espressione della sinistra radicale, anche se libertaria, e che come tale continua ad essere identificata. La stessa presenza a Milano di Nichi Vendola al suo fianco, ha accentuato questo profilo e invece l’esperienza ci insegna che la sinistra ha vinto a Milano quando ha proposto candidati figli della tradizione e della cultura riformista. Quanto avvenuto dimostra che queste primarie ‘all’italiana’ meriterebbero di essere archiviate al più presto o per lo meno di essere oggetto di una seria riflessione. Anche alla luce di un’affluenza molto modesta, costituita per lo più di militanti che non rappresentano affatto l’elettorato nel suo insieme, si rafforza infatti l'impressione di consultazioni che ormai servono a regolare i conti all'interno del centrosinistra e non a scegliere la candidatura migliore per un'alternativa vincente al centrodestra.

RICCARDO NENCINI

9 commenti:

  1. E' vero che non vinceranno, ma i vendoliani hanno ottenuto il risultato voluto e sperato.
    Adesso sono visibilie pure a Milano, non è certo un partito regional pugliese.
    Il problema Vendola è un problema anche del PSI, che l'ha creato non ne ha approfittato ed ora lo subisce perchè ci ruba la scena a sinistra del PD.
    Per me la sinistra è ancora radicale o riformista. A questo punto se PD è riformista e Vendola radicale, il PSI cosa è agli occhi degli elettori: niente, infatti nenache ci considerano. Decidiamo una volta per tutte a cosa aspiriamo: prendere il posto del PD (essere riformista) prendere il posto di questi parvenues vendoliani (essere radicali) oppure organizzarci e scioglierci in uno dei due sopraddetti. Il tempo è contro di noi, non a favore.

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  2. Il PSI a Milano ha sostenuto la candidatura di Boeri ma ha vinto Pisapia; commento: le primarie sono state un flop per la bassa affluenza. Nessun commento sul perchè abbia vinto Pisapia e sui motivi (errati) del sostegnoo a Boeri. Pisapia ha vinto perchè ha parlato alla gente dei problemi della gente; inutile rifugiarsi nella giustificazione che è stata una vittoria di SEL o dei radical-chic milanesi. Non si è stati capaci di interpretare lo stato d'animo dei milanesi; fare tesoro di questa esperienza per il futuro (modesto consiglio). saluti a tutti

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  3. MI RISULTA CHE IL PSI UFFICIALE PRATICAMENTE NON SI E' SCHIERATO E MAGARI ALLA FINE A MEZZA BOCCA SI E'PRONUNCIATO PER BOERI....MA I SOCIALISTI SI SONO SCHIERATI CON PISAPIA CON TANTO DI COMITATO "SOCIALISTI E LIBERTARI PER PISAPIA" (MOLTI ISCRITTI AL PSI). GIA PRESENTE ALL'INCONTRO DI VOLPEDO, IL COMPAGNO PISAPIA SI E' AMPIAMENTE ESPRESSO A FAVORE DEL SOCIALISMO DEMOCRATICO.....NENCINI E DI CONSEGUENZA BISCARDINI, PER L'ENNESIMA VOLTA HANNO PERSO UNA GRANDE OCCASIONE !!! PARLARE ANCORA DI TRADIZIONE RIFORMISTA CHE AGLI OCCHI DEGLI ELETTORI SIGNIGICA STARE IN UNA STANZA BUIA CHE SI COLLOCA DA FINI A CASINI A RUTELLI E ALLA DESTRA DEL PD...PENSO NON CI PORTERA MAI PIU' DA NESSUNA PARTE ! E PER ANNI ANCORA NON SI SENTIRA' PIU' PARLARE DI SOCIALISMO...A MILANO SE SI E' INTELLIGENTI, DOPO LA VITTORIA DI PISAPIA, BISOGNA COSTRUIRE UNA LISTA UNITARIA DI "SOCIALISMO E SINISTRA", SENZA GIRARCI TANTO INTORNO....PENSO SIA AUSPICABILE !!!

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  4. ... non posso che quotare in toto Edgar ... purtroppo.

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  5. ma cosi rivince sicuto la moratti.

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  6. Cari amici, sto scrivendo un articolo per l'Avanti sul significato e i problemi che le primarie di Milano lasciano sul tappeto sia a Milano che a Roma.
    Nel merito del comportamento politico del partito a Milano, sintetizzo questi elementi.
    Una prima decisione unanime della Segreteria e del Direttivo è stata quella di non scegliere un candidato piuttosto che un altro se non dopo aver chiarito con loro programmi, idea di città e posizionamento politico. Abbiamo rifiutato la logica di un’indicazione univoca e pregiudiziale di partito, per non sprecare la potenzialità di un confronto tra candidati comunque ritenuti tutti di grande valore Abbiamo rifiutato la logica assolutamente non politica del “concorso di bellezza”, scegliendo in ragione della simpatia o dell’amicizia.
    Abbiamo criticando i partiti che hanno “timbrato” i candidati fin dall’inizio della campagna elettorale, al di là delle loro volontà: PD, SEL, Federazione della Sinistra. Di conseguenza, abbiamo lasciato liberi i socialisti di formarsi le loro opinioni.
    In questo quadro, i dati più significativi sono due: qualche compagni del PSI, insieme a compagni non più iscritti, ha dato vita ad un comitato di socialisti per Pisapia.
    Nel Direttivo di circa tre settimane fa, sicuro di interpretare l’opinione diffusa dei socialisti milanesi, sempre nel rispetto di scelte differenti, ho illustrato le ragioni politiche che avrebbero dovuto orientare il voto a favore di Stefano Boeri, in quanto il candidato con le maggiori possibilità di vincere le elezioni “vere” e di costruire così un’alternativa credibile al sindaco Moratti. Inoltre, per aver dimostrato nelle settimane di campagna elettorale di saper affrontare i problemi di Milano in modo pragmatico, senza ideologismi, con uno spirito libero e riformista, comunque vicino al nostro modo di intendere il governo della città.
    Una scelta che ho ritenuto politicamente giusta e che rifarei.

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  7. Difficle ma non impossibile. Resta il fatto che è chiaro il segnale lanciato dai milanesi. E' necessario ricostruire un polo di sinistra, che parte dai suoi valori fondanti di Giustizia Sociale, Uguaglianza, Democarazia. Il segnale è chiaro, finchè il centrosinistra si barcamenerà tra improbabili e innaturali propensioni liberiste, eccessiva propensione al compromesso e soprattutto incerta adesione ai suoi ideali, resterà sempre all'ombra delle destre che sanno e dimostrano di sapersi battere con determinazione per le loro idee. Senza timori.
    Dobbiamo tornare ad essere socialisti per rilanciare una forza realmente socialista e democratica. Dobbiamo toranre a dirci di sinistra...a dirsi di centro-sinistra ci pensi il PD

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  8. " vogliamo fare gi americani...ma siamo nati in italì "...nel centro-sinistra dopo molteplici esperimenti botanici (margherita, quercia, ulivo ecc.)abbiamo pensato di copiare gli americani e sperimentare, all'italiana, anche il partito democratico. Con quali risultati ? Il centro sinistra in pochi anni è riuscito a dissipare la metà e forse più del suo elettorato e dei suoi sostenitori.
    La cultura e la tradizione politica europea si riconosce invece in un partito di sinistra moderata e riformista che è appunto il PSE. Questa è la nostra forza, non dobbiamo ragionare come un piccolo partitino dello 0, che tratta argomenti di nicchia, ma dobbiamo rappresentare in Italia un grande partito europeo che aspira a cambiare e riformare profondamente la società. Questa forza non l'hanno i partiti conservatori che per loro cultura ragionano in termini nazionalistici e non l'ha nemmeno il PD o i futuri "ortaggi" che potrebbero sostituirlo...su questo occorre fare un'attenta riflessione.
    Marco B.
    Marco B.

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  9. certo che in quanto a lungimiranza il segretario,proprio non ci prende...

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