lunedì 22 novembre 2010

I TRASFORMISTI 4

Il fantasma di Agostino De Pretis lavora incessantemente e non solo dalle parti di Montecitorio.

Dalla Sicilia il coordinatore Fli Pippo Scalia ipotizza una tregua con il PDL, con i buoni uffici del concittadino Angelino Alfano per il ripristino del Mattarellum ("faremmo di nuovo un bel 61 a 0" afferma sognante).
Il ministro agrigentino è descritto come uno dei più attivi tessitori di accordi. Con i radicali ha un continuo dialogo su temi che riguardano il suo dicastero ai quali la pattuglia pannelliana ascrive importanza assoluta. Saverio Romano, già UDC oggi PDL, sbandiera che l'accordo con i 6 deputati radicali è cosa fatta. Il deputato radicale Maurizio Turco, considerato interprete ed esegeta del pensiero del leader radicale, sostiene l'esatto contrario.
La neopasionaria Santanchè, che solo due anni era candidata premier da Storace e diceva peste e corna del PDL, è segnalata alle costole dell'ineffabile Maurizio Grassano il quale sembra nicchiare gettando nello sconforto Maurizio Pionati.
Fini farebbe bene a preoccuparsi non solo per le tentazioni entriste di Casini: Giampiero Catone (omen, nomen) teorizza la sua permanenza in Fli ma annuncia che mai e poi mai voterà la sfiducia al governo. La stessa musica sembrano suonare Consolo, Menia, Consolo ecc.

Ma che ci sono andati a fare in Fli?



(domani le ultime)



The Chamaleon

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