sabato 6 novembre 2010
ROTTAMARE I ROTTAMATORI
L’invito alla rottamazione della “vecchia” classe dirigente è lo sport del momento, praticato principalmente nelle file del centro sinistra.
Ha aperto le danze Nichi Vendola (che rapidamente ha poi fatto un passo indietro) seguito, con più vigore negli ultimi tempi, dal sindaco di Firenze Matteo Renzi.
La demagogia del nuovo inaugurata in Italia da Berlusconi 15 anni or sono, si affaccia con prepotenza nelle file del centro sinistra e trova i suoi interpreti.
La politica mediatica, figlia del marketing, ha sempre bisogno di qualcosa di nuovo per poter sopravvivere ma non sempre è seguita da fatti concreti.
Rinnovamento non è automaticamente sinonimo di innovazione.
Non è vero che rinnovare la classe dirigente di un partito o di un’intera area politica basandosi su un ricambio di nomi rappresenti un’esercizio utile o produttivo.
L’innovazione che ci si attende è sul piano politico, sono le idee a dover emergere e con esse i politici che le hanno generate.
Nel Psi siamo profondamente convinti della necessità di un ricambio generazionale tant’è che abbiamo iniziato ad attuarlo a livello nazionale e, con i congressi che celebreremo in autunno, ci apprestiamo a rinnovare generazioni ed idee anche in periferia.
A Matteo Renzi lanciamo un invito a rottamarsi poiché non risulta portatore di alcuna idea realmente utile né innovativa laddove è necessario: nel lavoro, nella scuola, nello sviluppo, nell’energia, etc.
LELLO DI GIOIA
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Chi si priva del proprio passato vive male il presente e si pregiudica il futuro; un conto è parlare per se stessi un conto è parlare al popolo; bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare di gomito.-
RispondiEliminaIn 15 anni il passato non ha combinato nulla, a parte creare confusione e particolarismi nella sinistra, permettendo cosi' a Berlusconi di stare al potere quasi stabilmente. E' ora di innovare, e se il PD non e' capace di proporre qualcosa di nuovo tra nomi, idee, progetti e altro, devono approfittarne gli altri.
RispondiEliminascusate, ma non vi sembra di inserire troppi post al giorno?
RispondiEliminami pare che l'intervento di di gioia meriterebbe un attenzione maggiore ed un bel dibattito. non è il caso di diminuire i post, inserirne anche di diversi rispetto alle dichiarazioni che si leggono nella home page del sito del psi e dare più tempo per gli interventi?
oggi ve ne erano almeno tre di post interessanti, ma diventa difficile riuscire a instaurare un dibattito.
buona notte e buona serata a tutti
andrea
Andrea. osservazione recepita. tuttavia occorre considerare che la giornata di ieri è stata ricca di avvenimenti anche imprevisti...
RispondiEliminaCari compagni, non condivido per niente questo post, io sono iscritto al psi, sono fiorentino, e sono un ardente sostenitore di Matteo Renzi, che sta governando la città, e per ora sta mantenendo tutti gli impegni presi. Che ha avuto il coraggio di candidarsi contro il partito dell'apparato!!!
RispondiEliminaE che ora ha il coraggio di proporre un'alternativa di sinistra moderna, plurale, laica, il meeting di firenze è un manifesto per una nuova italia, che abbia una visione del futuro, alternativa a quella della destra berlusconiana e finiana.
Caro Compagno Lello di Gioia, al di là del personaggio, Renzi sta portando avanti una vera battaglia generazionale contro quegli apparati che tu e la VECCHIA SEGRETERIA DEL PSI RAPPRESeNTATE. Non siete stati i garanti delle nuove generazioni...cito IL MANIFESTO DEI VALORI DEL PSI: Il Partito Socialista è una novità nel panorama politico italiano,una speranza per il rinnovamento e la modernizzazione del Paese, contro ogni forma di conservazione politica, economica e culturale. Una forza politica rivolta a valorizzare i meriti e a rispondere ai bisogni individuali e collettivi.
RispondiEliminaPer queste ragioni il socialismo democratico è oggi di attualità per saldare le attese delle vecchie e delle nuove generazioni, per dare un contributo a una moderna società della conoscenza, per riaffermare, insieme alla battaglia per nuovi diritti, l’etica dei doveri e delle responsabilità. VERGOGNATEVI
Caro compagno,
RispondiEliminaquella che stiamo attraversando è una fase politica estremamente delicata. Tutti noi, ed io per primo, siamo convinti che ci sia bisogno di un rinnovamento della politica ed anche di un ricambio generazionale. Questo però non significa rottamare le persone (poichè l'individuo e la sua dignità deve essere sempre preservato). Io sono piuttosto convinto che si debbano rottamare le vecchie idee, il vecchio modo di far politica, gli intrighi di palazzo, i continui balletti che si susseguono sul palcoscenico della politica. Per quel che ci riguarda, e che mi riguarda, penso ad una società diversa dalle fondamenta, ad una società che sia in grado di creare delle opportunità, ad una società che non discrimina, ad una società che sia in grado di costruire nuovi diritti e nuove libertà. E noi socialisti abbiamo un grande compito in questo scenario, legato alla particolare sensibilità che ci ha caratterizzato negli anni passati, e cioè di anticipare gli eventi e non seguirli.
E' per questo che noi pensiamo ad una società in cui i giovani possano guardare al futuro convinti di esserci e di poter partecipare attivamente alla costruzione di un Mondo senza frontiere. Un Mondo dove si rispittano i valori della persona, della solidarietà, della diversità religiosa; in buona sostanza una società multietnica e multirazziale.
Noi vorremmo impegnare il nostro tempo a costruire delle idee che vadano nella direzione di garantire una stabilità nel mondo del lavoro ma anche nella creazione del lavoro, intervenendo, ad esempio, sulla ricerca affinchè tanti giovani validi possano rientrare nel nostro Paese per mettere a disposizione il loro sapere. Vogliamo pensare ad uno Stato laico che, pur rispettando la religione predominante, sia in grado di non bloccare la ricerca scientifica per il bene dell'umanità e nello stesso tempo non crei privilegi per quel pezzo della Chiesa che oggi privilegia. Vogliamo difendere uno Stato libero dove tutte le culture possano essere espresse in modo compiuto.
Vogliamo che la scuola sia realmente capace di formare le nuove generazioni, difendendo i diritti dei docenti ma nello stesso tempo il diritto del disciente nel potersi porre allo stesso livello del proprio coetaneo europeo. Vogliamo in buona sostanza, come dicevo, una società delle opportunità, che sicuramente guarda al merito ma che non lascia indietro i più deboli.
Ma per fare questo abbiamo bisogno di un'Italia unita, di un patto tra le generazioni e, sopratutto, di un grande Partito Socialista che sia in grado di affrontare queste tematiche e restituire dignità e ruolo ad un Paese che giorno dopo giorno ne sta perdendo.
Per questo sono convinto che ciò che ha fatto Renzi sia stato sbagliato nel metodo come nel momento. Noi abbiamo la necessità, che questa fase oramai discendente del berlusconismo sia definitivamente chiusa, per questo non possiamo apprezzare chi nel centro sinistra alimenta e promuove ulteriori polemiche e lacerazioni.
Si può cambiare e si deve cambiare, mettendoci tutti in discussiopne me per primo, sapendo che si parte non dalla rottamazione degli uomini ma dalla rottamazione delle idee.
Per questo invochiamo unità, poichè solo tutti insieme potremo costruire nuove idee per una reale prospettiva del nostro Paese.
Lello Di Gioia
Al Compagno Lello Di Gioia,
RispondiEliminail momento storico politico che il nostro Paese sta attraversando oggi, non è solo, come tu dici, estramemente delicato, ma oserei direi drammatico. Le affermazioni di Renzi, aprano un dibattito serio sulla questione generazionale, che non è mai stata presa seriamente, fino a quando non si sono accesi i toni, parlando appunto di ROTTAMAZIONE. Una questione che l' attuale classe dirigente, con grandi proclami e forse, poche buone intenzioni sulla carta, ha cercato "di risolvere". Qui nessuno mette in dubbio l'operato di compagni o persone che tanto hanno dato al nostro Paese e continuano a darlo, nè tanto meno si vuol offendere la dignità delle persone, ma, va constatato che si attua LA POLITICA DEL TAPPO, (tappiamo chi cerca di uscire dalla bottiglia) compreso il PSI nei confronti di molti giovani compagni meritevoli, che con molti sacrifici credono, TUTTAVIA, in una militanza socialista. La nostra grande capacità come tu dici è sempre stata caratterizzata di prevedere i futuri scenari politici e sociali, e quindi, sviluppare idee e programmi che ci permettessero di operare nella realtà del conteso sociale che ci circonda. La domanda a questo punto è : come mai non siamo riusciti a presagire questo grande conflitto generazionale che oggi viene a galla? Cosa non VI HA PERMESSO di formare una nuova classe dirigente in grado di essere all'altezza di questi tempi? Il Partito Socialista deve si rinnovare il metodo: al pensiero deve seguire l'azione, altrimenti non saremo differenti da quel centrosinistra contro cui Renzi oggi URLA. Perchè quando le persone non ascolatano, bisogna ad un certo punto anche GRIDARGLI in faccia la VERITa', anche se può sembrare poco civile. Ma quando ti privano del diritto di costruire il proprio futuro, quando chi ha fallito non ha l'umiltà di farsi da parte...allora AVANTI COMPAGNI...