lunedì 29 novembre 2010

ZUFFE

Un giorno Vendola, uno Veltroni, un altro Chiamparino, tutti alla ricerca di una nuova ledership con l’unico risultato evidente di questo tormentone interminabile delle primarie, di dare vita a una zuffa quotidiana, inutile e distruttiva.

In attesa di archiviare al più presto le primarie all’italiana, un incidente politico nato per una repubblica senza partiti, alla Berlusconi, dovremmo ricordare che la candidatura alla premiership o nasce da un accordo di coalizione con forze esterne al centrosinistra, è potrebbe essere il caso di un asse strategico con l’Udc, oppure è necessariamente e semplicemente quella espressa dal partito più forte della coalizione, che è il Pd col suo segretario in carica.

RICCARDO NENCINI

8 commenti:

  1. Ma primarie all'Italiana o no sono sicuramente meglio, oltre che più democratiche, di un accordicchio garantista di pochi soliti noti col segretario del PD. Politicamente sarebbe più corretto da parte socialista incalzare Vendola su un pronunciamento ufficiale in riferimento al Socialismo europeo,o riusciremo a farci scalzare anche lì visto l'ultimo incontro di Vendola con Schultz. Ultimamente non abbiamo azzeccato un treno anzi abbiamo creato Vendola e lo abbiamo messo nella condizione di correre da solo. Siamo un partito da Enal dopolavoristico.

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  2. Nelle parole del segretario intravedo una sorta di "servilismo" nei confronti di un partito (PD) ormai allo sbando.
    Lanciarsi in dichiarazioni di questo tipo, a mio avviso, non fa altro che rendere ancora più debole il suo partito (PSI) e da la dimostrazione che ancora oggi si è ancorati alla politica del "posticino" garantito.

    Io non credo che le cosiddette "primarie all'italiana" debbano essere archiviate; piuttosto credo che rappresentino un punto di partenza per un dialogo politico serio e costruttivo.
    D'altra parte le primarie nascono per essere un'espressione ben precisa della volontà popolare. Inoltre non avrebbe senso indire delle primarie e poi (in)validarle a seconda del risultato. Le primarie non sono uno strumento in mano al partito più forte per dimostrare la sua superiorità (il PD non riesce a fare nemmeno questo quindi, qualche problemuccio ci sarà!!!).

    Non si può negare l'evidenza, Vendola è il nuovo che avanza.
    Piuttosto sarebbe utile verificare le posizioni di Vendola circa il PSE.

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  3. Il PD per uscire da questa empasse, Bersani deve trarre delle conclusioni dei veti incrociati, che preservi gli interessi, in particolare del centro sinistra, e impegnarsi nella costruzione della coalizione dei partiti (con PSI compreso). Auspico il superamento dei veti contrapposti in nome e dei diritti dei lavoratori che, ancora una volta, non debbano essere sacrificati agli interessi della forza politica.

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  4. Le primarie potranno essere archiviate solo se e quando verrà cambiata la legge elettorale. Per ora restano uno strumento per poter far comprendere al PD cche l'arroganza non paga. Ormai il PD è un non-partito fatto di migliaia di correnti. Il PSI dovrebbe dimostrare la forza di porre i problemi all'agenda politica anziché subirli. In questo momento c'è bisogno di socialismo più che mai e questo si vede e si sente soprattutto nelle piccole realtà locali.

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  5. Concordo con Nencini, le primarie, così come sono strutturate, rischiano di affossare definitivamente il centrosinistra. I pochi votanti alle primarie (forse simpatizzanti del centro sinistra, forse iscritti o forse altro) non possono determinare il leader locale o nazionale della coalizzione. Esso deve essere indicato dal partito più forte (per ora è il PD) che è tale in quanto ha ottenuto i maggiori consensi elettorali (voti)....questa è democrazia.
    Concordo con Nencini anche sul fatto che i programmi sono più importanti dei nomi, essi devono essere chiari, ben definiti e SOPRATTUTTO condivisi da tutti.
    Sono critico invece sulle future alleanze, molti resteranno inorriditi, ma sono convinto che un interlocutore importante del centro sinistra in italia possa essere, anzi dovrà essere in futuro la Lega .
    Marco B.

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  6. Perchè Nencini non dice a Bersani che il PD è un flop spaventoso e che dovrebbe avviarsi un processo di creazione di un grande partito socialdemocratico nato dalla fusione - si fusione - di PD e PSI?
    Cerchiamo un po' di visibilità, inoltre. Vendola è nato ieri e già ha acquisito una visibilità estrema.

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  7. Alcune brevi osservazioni:
    1)Quello degli accordicchi per garantirsi è un disco rotto che francamente ci siamo stancati di ascoltare. Chi insiste su questo tasto mostra di possedere una visione autistica del partito e della politica.
    2) Le primarie così come sono concepite non vanno bene e non lo dicono solo i socialisti ma ampi settori dello stesso Pd. E' utile anche ricordare a chi parla di servilismo che, piaccia o no, in politica conta anche la forza dei numeri che, nella fattispecie, parlano da soli.
    3) Spiacente ma se Vendola è il nuovo che avanza il csx è davvero messo male e c'è da dubitare che egli sia interessato, se non per fini strumentali, al Pse: poichè socialista non lo è certamente anche se comunista(forse)non lo è più.
    Infine chi definisce il Psi un partito da Enal dopolavoristico, che ci sta a fare in questo partito che tanto disprezza?

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  8. anch'io condivido l'impostazione di molti messaggi, se a Milano avesse vinto il candidato del pd come nel 2006, le primarie sarebbero state un grande strumento di partecipazione popolare. Non è così che si ragiona. Quando si perde come a Milano è meglio fare un ragionamento sui motivi che hanno portato alla sconfitta.....semplicemente Boeri non era un candidatoo di sinistra e quindi nonostante i cammelli ha perso!

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