martedì 22 marzo 2011

A SENSO UNICO

Una parte della sinistra italiana deve uscire dall’ambiguità e riconoscere che è il popolo libico che va aiutato, non il dittatore sanguinario che lo opprime.Il pacifismo a senso unico è un vecchio vizio difficile a guarire. Ieri marciavano finendo per sostenere il totalitarismo sovietico, cinese e cubano, poi quello di Milosevic e Saddam, e oggi rischiano di fare lo stesso per quello del Rais di Tripoli. Anche in Libia oggi come nella Spagna del ’36, c’è una democrazia nascente a cui i popoli amanti della libertà devono dare un’opportunità. Cosa avrebbero fatto Vendola, Ferrero e Diliberto nel ’36? Si sarebbero arruolati nelle brigate internazionali o avrebbero manifestato contro la guerra facendo l’occhiolino a Franco?

RICCARDO NENCINI

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