martedì 22 marzo 2011

BHL

Bernard Henry Levy, fondatore
della scuola della nouvelle philosophie
Diciamo la verità: che tra i sostenitori, se non gli ispiratori in terra di Francia dell'operazione Odyssey dawn ci sia Bernard Henry Levy alias BHL, lo pseudofilosofo francese, stravagante sostenitore della non estradizione dell'assassino Cesare Battisti, che grazie alle indegne campagne promosse e sostenute da questo cattivo maestro e dai suoi supponenti amici della Rive-gauche, se ne sta tranquillo in Brasile al riparo dall' ergastolo che dovrebbe scontare per i suoi crimini in Italia, provoca non solo l'orticaria ma insinua più di un dubbio sulla buona fede dei francesi nella gestione dell'operazione e soprattutto sul loro fin troppo troppo sbandierato disinteresse

L'impressione, al contrario, è che stia riemergendo, sotto le mentite spoglie di un innaturale mix di grandeur post gollista e reducismo post esistenzialista dei nouveau philòsophes di cui Sarkò e BHL sono gli aedi, la mai sopita attitudine dei cugini transalpini di sentirsi la forza egemone del Mediterraneo, attitudine che risale ai tempi di Napoleone e delle sue poco commendevoli imprese in terra d'Africa, prodromiche al colonialismo francese (uno dei peggiori) in vaste aree dell'area.
Certo, gli interessi oggi sono diversi, ma il cattivo pensiero che dietro la dottrina dell'intervento a sostegno degli insorti oppressi dal beduino della Sirte, ci sia da parte franco-inglese ben altro, a fronte delle intemerate di BHL, ha più di un fondamento.
EP

2 commenti:

  1. Forza egemone del Mediterraneo... Ma anche dell'Europa (d'accordo con la Germania, e all'occorrenza con l'Inghilterra). Strano posto l'Europa, dove le politiche di bilancio, la moneta, i parametri del debito pubblico, la flessibilità dell'occupazione, gli accordi di polizia devono valere per tutti, mentre la decisione di bombardare un paese a 200 km. dai suoi confini meridionali viene presa, con tracotanza, da un paio di stati. Deludono i socialisti europei: Zapatero che appoggia incondizionatamente; Papandreou che offre le basi greche e compra fregate francesi e sottomarini tedeschi; i socialisti francesi appiattiti su BHL e Monsieur Bruni. Cosa si aspetta per denunciare il fallimento dell'Europa di Sarkosi, Cameron, Merkel e Berlusconi, dove ognuno dice e fa quel che cacchio gli pare in politica estera e tutti si ritrovano d'accordo nel ridurre lo spazio dei diritti e delle libertà dei cittadini? E il parlamento europeo? E il voto che esprimiamo ogni quattro anni?

    PS: Caro EP, come mi avevi anticipato, ho trovato sul sito del PSI il documento della riunione ateniese del PSE. Bello e completamente condivisibile. Spero che qualcuno si ricordi di averlo sottoscritto.

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  2. @ EP: sono R.A., non ho firmato il post precedente.

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