lunedì 31 ottobre 2011

L' OMBRA DI TAFAZZI


Da ieri è cominciata la campagna elettorale che sarà lunghissima e, viste le premesse, virtualmente cruenta.
Lo si avverte non tanto per le cose che dice il Premier, tanto poi le smentisce qualche ora dopo, prendendosela "more solito" con i giornalisti che distorcono le sue parole e il suo pensiero ma dal dissotterramento di pratiche parainformative che le sue corazzate televisive e i suoi giornali stanno riciclando con il solito zelo che le caratterizza ogniqualvolta si avvicina una scadenza elettorale.
Il cavaliere ha costruito le sue fortune in politica certo giovandosi della potenza di fuoco delle sue televisioni ma occorre riconoscere che il mezzo lo conosce e lo sa usare, a differenza dei suoi competitori, malati inguaribili di tafazzismo mediatico.
Le sue obbedienti redazioni hanno approntato i piani di disinformazione subliminale scegliendo accuratamente gli interlocutori da invitare nei programmi: comunisti doc e fieri di esserlo e proclamarlo, ai quali non pare vero di avere servita una tribuna mediatica per apparire.
Ed ecco sfilare i Diliberto e i Marco Rizzo, pronti a sedersi alla tavola del "nemico" pur di apparire e millantare una supposta loro influenza nel campo dell'opposizione e a sparare le residue cartucce a loro disposizione per trascinare il dibattito politico sui binari che il Premier preferisce, consentendogli l'interpretazione della pantomima dell'eroe senza macchia e senza paura, ultimo baluardo contro l'avvento dei comunisti.
Come se non bastasse, dal fronte La7, il prode Telese, affiancato dal berlusconiano Porro, occupa un week end mettendo a disposizione In Onda ai grillini e a Fausto Bertinotti, offrendo un contributo notevole alla causa.
Intanto Diliberto confeziona una miccia micidiale , che a Nosferatu Sallusti non pare vero di poter accendere.
Il Procuratore aggiunto della Repubblica di Palermo, Antonino Ingroia, dal palco del congresso del Pdci, fornisce un assist ai berluscones, pronunciando affermazioni che, nonostante i ripetuti appelli che il Capo dello stato ha rivolto ai magistrati in tema di sobrietà, un magistrato non dovrebbe mai proferire e, a seguito delle quali, in un paese normale, il Csm dovrebbe intervenire poiché Ingroia, oltre a portare fieno in cascina alla causa berlusconiana, ha inferto una lesione gravissima all'ordine che, c'è da giurarci, tornerà ad essere oggetto delle attenzioni dei media del premier che rilanceranno alla grande il tormentone delle "toghe rosse".
Non basta. Al termine di un weekend nel quale Matteo Renzi ha impazzato su tutti i media con le sue nuove, per dirla con Giuliano Amato, "cento padelle", un campionario di demagogia a un tanto al kilo, è andato in onda un nuovo episodio del serial ventennale del centrosinistra "Facciamoci tanto ma tanto male".
Il chierichetto del Pd di Raitre Fabio Fazio, un birichino che come il suo amichetto Floris, non ha eguali nel costruire e puntellare leadership virtuali, ha dato voce alle mirabolanti esternazioni del sindaco di Firenze che, verosimilmente, da ieri è entrato nella top ten personale degli sciagurati anchor men e spindoctors di Raitre che al centrosinistra, riescono, da sempre, a combinare solo danni.
EP

1 commento:

  1. E' perfetta l'analisi: b. soffia sul fuoco della divisione nel centro sinistra per impedire ogni possibilità di ricambio di governo. Ma B. fa il suo mestiere e fino a quando gli va bene statene certi cge continuerà imperterrito. Bertinotti con l'ICI non ve lo ricordate dove condusse il centro sinistra. La cosa grave è che il PD gioca in proprio, subendo i ricatti del letterato di pietro, ed incapace di proporre una politica credibile. Vogliono mettere insieme i cocci della sinistra con il grande centro. Che buffonata. Quanto durerebbe? Vogliono fare i socialisti senza aver mai pagato il prezzo della Bad Godesberg, anzi, proclamandosi tali ma odiando visceralmente i socialisti tout court. Fino a quando accontentano, magari con una presidenza di consiglio regionale qualcuno e basta, tutto bene. Continuo a credere che una battaglia solitaria sarebbe la soluzione migliore, senza farsi imbavagliare dalle coalizioni che sono un avera gabbia per " il pensiero unico ". Così è difficile crederci. Non ci basta solo testimoniare. Basta con 15 anni di non poliica pensando solo a avere un posto in parlamento.

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