Al termine di due giornate che lo hanno visto impegnato insieme a Carlo Vizzini sul fronte delle consultazioni per la formazione del nuovo governo con Giorgio Napolitano e con il Premier incaricato Mario Monti, il segretario nazionale dei socialisti Riccardo Nencini, visibilmente soddisfatto, incassa anche la conferma che nel sondaggio del lunedì di EMG per il TGLa7 il Psi è stimato all'1.3%.
"Ho parlato a lungo con il capo dello Stato. I minuti previsti erano 10. Sono diventati 15. II rapporto con Napolitano è antico".
Cioè?
"Quando Napolitano era presidente della commissione affari istituzionali del Parlamento europeo, ero presidente del Consiglio delle assemblee regionali d'Europa. Fu la Rosa nel Pugno a indicarlo per primo, nel 2006, come candidato presidente della Repubblica: fui io a comunicarglielo".
In quei 15 minuti, cosa vi siete detti?"Intanto, l'intervento di Napolitano è il segno che la politica non è tramontata, e le istituzioni, quando hanno buoni rapporti, rappresentano bene un pezzo dell'Italia".
Il Psi appoggia Monti?
"Abbiamo detto non solo sì a Monti, ma anche che serve un programma di riordino degli enti locali e istituzionali, è necessario un taglio dei parlamentari, e vanno prese misure economiche efficaci ed eque".
E con Monti quanto è durata?
"Quaranta minuti. Gli abbiamo ripetuto i nostri obiettivi, e quando gli ho parlato dell'esigenza di misure economiche eque mi ha fermato: "Sull'equità non è necessario aggiungere aggettivi" - ha affermato il premier incaricato - Sono d'accordo". Un bel segnale".
Ma non vi sarete fermati qui?
"No, assolutamente. Abbiamo parlato anche delle manifestazioni davanti al Quirinale e Palazzo Chigi, gli abbiamo detto che oggi è necessaria una fase di pacificazione fuori dal Parlamento e di responsabilità dentro al Parlamento. Siamo stati molto soddisfatti che le sue prime dichiarazioni siano andate in questo senso".
Sarà un governo "lacrime e sangue"?
"Il dialogo si è ovviamente concentrato sulle questioni economiche: oltre al taglio dei parlamentari, ed alle spese della politica - non è possibile che il Consiglio regionale della Sicilia costi 170 milioni di euro e quello Toscano 30 milioni - ci devono essere criteri univoci in tutta Italia. Abbiamo espresso quella che secondo noi è necessità. Occorre puntare alla tassazione delle rendite finanziarie, ma anche proposto che si utilizzi, come si è fatto in Toscana per i ticket sanitari, l'Isee, l'indicatore di situazione economica".
Monti durerà fino al 2013?
"Lui ci prova, con bravi tecnici e eccellenti politici".
E il Psi, in caso di elezioni, cosa farà?
"Alle prossime elezioni ci presenteremo col nostro simbolo, in una alleanza liberale, laica, aperta ai democratici. E speriamo con un'intesa che dall'Udc arrivi fino alla sinistra riformista".
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